Home » Cartelle esattoriali in PRECRIZIONE, ufficiale, è passata la RIFORMA: cancella tutto con un colpo di spugna e salva le tasche

Cartelle esattoriali in PRECRIZIONE, ufficiale, è passata la RIFORMA: cancella tutto con un colpo di spugna e salva le tasche

Agenzia delle Entrate - fonte_Ansa - lineadiretta24.it
Agenzia delle Entrate – fonte_Ansa – lineadiretta24.it

La riforma è diventa ufficiale perquello che riguarda le cartelle esattoriali, si cancella tutto con un solo colpo di spugna. 

Quello che il 2025 porta con sé è una notizia che con ogni probabilità farà tirare un sospiro di sollievo a moltissimi contribuenti. Questo è possibile per via dell’introduzione di una riforma che riguarda le cartelle esattoriali e la loro prescrizione. 

Con la crisi economica che ha contrassegnato gli ultimi anni, purtroppo sono veramente tanti coloro che hanno maturato dei debiti, che grazie a questi cambiamenti, non saranno più esigibili in alcun modo.

Ovviamente questo segna una vera è propria svolta nel nostro sistema, salvando quanti di coloro si sono trovati a contrastare delle situazioni economiche affatto semplici. La prescrizione è quel meccanismo giuridico secondo il quale, se un credito in un certo lasso di tempo non è intervenuto al fine di recuperare il proprio denaro, ne perde il diritto.

I termini variano dalla tipologia di debito, ma ecco la nuova riforma cosa ci dice.

Nuovi termini e regole per la prescrizione

La riforma è stata approvata e va a confermare la distinzione vigente tra i debiti di diversa natura e che possono essere interessati da prescrizione. Quindi secondo le indicazioni fornite a riguardo, ci saranno i debiti di prescrizione triennale come il bollo auto, prescrizione quinquennale come: i tributi locali (IMU e TARI), contributi INPS, multe per infrazioni al Codice della Strada e interessi su debiti fiscali. Infine la prescrizione decennale, sotto la quale finiscono le imposte erariali come: IRPEF, IVA, IRES, nonché canoni e altre imposte indirette.

Quello che la riforma fa è introdurre maggiore chiarezza e certezze operative per i contribuenti, inoltre recepisce delle indicazioni giurisprudenziali molto importanti, come quelle indicate dalla Corte di Cassazione, la quale ha stabilito che la prescrizione della cartella deve seguire il termine originario del tributo.

Cartelle esattoriali - fonte_Canva - lineadiretta24.it
Cartelle esattoriali – fonte_Canva – lineadiretta24.it

Quali cartelle non si pagano più nel 2025?

Quindi la novità che tutti attendevano con ansia è l’eliminazione in via definitiva delle cartelle che sono ormai cadute in prescrizione. Con la nuova normativa, il 2025segna il termine premorte pendenze che si legano sia ai contributi INPS, che multe e tributi locali, oltre alle imposte erariali.

Inoltre grazie a tale riforma la cartella esattoriale non può più modificare il termine di prescrizione del tributo sottostante, questo significa che se un credito è soggetto a prescrizione quinquennale l’esigibilità decade in maniera definitiva allo scorrere di tale termine, indipendentemente dalla presenza di una cartella notifica. Una modifica importante che va incontro a quanti sono stretti dai debiti e preoccupati della oloro situazione, quello che ci sarà sarà un vero e proprio colpo di spugna.