Fermo amministrativo, rispettare le regole salva i contribuenti dai casi di illegittimità: presta attenzione
Il giurista te lo rivela, il fermo amministrativo è un provvedimento fuorilegge. Ecco cosa occorre sapere per non restare senza automobile.
Il fermo amministrativo è probabilmente una delle misure più temute dall’automobilista. Si tratta di un intervento che l’Agenzia delle Entrate può mettere in pratica al fine di garantire il recupero di un credito che il cittadino o un’azienda non ha provveduto a saldare.
Ma nonostante la completa legittimità del creditore di rientrare in possesso del proprio denaro, occorre effettivamente sottolineare come, trovarsi senza poter utilizzare la propria automobile è una problematica di non poco conto.
Una situazione di disagio che può rendere difficile anche svolgere le più banali attività quotidiane, come, accompagnare i bambini a scuola, o andare a lavoro.
Proprio questo aspetto, la rende, una procedura inaccettabile per molti. Ma l’esperto ci dice che ci sarebbe un vero e proprio “bug” normativo, che può ribaltare completamente la situazione. Un elemento tecnico fondamentale, che troppo spesso viene ignorato.
Il rispetto delle regole è fondamentale
Ovviamente, nonostante la sua legittimità di fondo, il fermo amministrativo, nella sua applicazione, deve rispettare alcune regole e non può certo, essere emesso in maniera arbitraria. Sono infatti previste delle specifiche norme a riguardo, che hanno il compito di rendere il provvedimento valido e perfettamente conforme alla regolamentazione, Tra gli aspetti determinati vi è la competenza territoriale, questo significa che l’ufficio incaricato all’emissione del fermo, deve risultare competente in base al domicilio fiscale del contribuente.
Una regola determinante, che è in grado di garantire che la procedura sia effettivamente messa in atto nella maniera corretta, nel rispetto dei diritti del contribuente. Purtroppo però, nonostante tutto questo possa sembrare banale, ci sono casi in cui non vengono rispettate le regole del provvedimento e questo lo potrebbe addirittura rendere inefficace.
Il ‘bug’ che rende illegale il fermo amministrativo
A essere determinante è una recente decisione della Corte di giustizia tributaria. Il caso che si è verificato, risulta essere veramente emblematico, infatti il provvedimento era stato emesso al di fuori della zona di domicilio fiscale del contribuente, un evento questo che rende il fermi contestabile e quindi annullabile. Questo si traduce nella possibilità di un’illegalità di alcuni dei fermi che sono già in atto.
Non si tratta di un puro elemento tecnico, ma della violazione di un principio di giustizia amministrativa. Una sentenza che ha creato un precedente non di poco conto e che potrebbe rivoluzionare l’intero sistema.