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Datore di lavoro, datti una mossa, o lo fai entro il 16 o Agenzia delle Entrate sforna cartelle esattoriali sanguinarie

Agenzia delle Entrate - fonte_Ansa - lineadiretta24.it
Agenzia delle Entrate – fonte_Ansa – lineadiretta24.it

Il 16 è la scadenza massima per il datore di lavoro che altrimenti rischia di ricevere le cartelle da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Quella che ci sarà a breve è una scadenza che non può proprio essere ignorata. Ci si sta avvicinando alle vacanze di Natale, ma questo non vuol dire che non ci siano conti a a cui pensare e da pianificare.

Questo vale tanto per i dipendenti quanto per i datori di lavoro che devono ora affrontare un appuntamento molto importante con il calendario fiscale; la scadenza del 16 veramente un termine cruciale che può portare a conseguenze sia economiche che legali.

Per i datori di lavoro, rispettare questa scadenza significa adempiere a quelle che sono le loro responsabilità fiscali, comportamento indispensabile per evitare il rischio di cartelle esattoriali e sanzioni onerose.

Sappiamo bene che l’Agenzia delle Entrate non fa sconti a nessuno e quello che si prospetta è uno scenario che mette in allerta sia chi gestisce un’impresa, che i dipendenti, che rischiano di trovarsi indirettamente coinvolti in caso di inadempienze.

Perché il 16 è una data così importante?

I datori di lavoro ogni mese devono rispettare obblighi tanto fiscali quanto contributivi, ma la scadenza del 16 rappresenta una di quelle date da segnare in rosso sul calendario. Se non si rispetta la scadenza, si potrebbero ricevere delle salatissime sanzioni amministrative e questo potrebbe essere un incubo fiscale con nuove cartelle esattoriali da pagare.

La scadenza coinvolge adempimenti fondamentali, quali: il versamento delle ritenute fiscali operate sugli stipendi dei dipendenti, i contributi previdenziali e assistenziali e le imposte specifiche legate alla gestione del personale. Se le aziende non rispettano le scadenze potrebbero essere punite con sanzioni aggiuntive e interessi di mora.

Attenzionw alle date - fonte_Canva - lineadiretta24.it
Attenzione alle date – fonte_Canva – lineadiretta24.it

La rivalutazione Irpef: cosa sapere e come evitare problemi

Tra gli adempimenti meno noti che rientrano nelle scadenze fiscali dei datori di lavoro, vi è sicuramente il versamento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR,  saldo che viene regolato da precise normative e la cui scadenza è appunto, il 16 febbraio del 2025. Non sono pochi coloro che ignorano completamente l’imposta che il datore di lavoro è chiamato ad accantonare per i dipendenti. Pianificare il pagamento è oltremodo importante, per evitare sanzioni.

Per evitare le sanzioni, il datore di lavoro dovrebbe sempre controllare le scadenze fiscali e quindi verificare la correttezza dei versamenti. Attenzione poi agli aggiornamenti normativi. Ovviamente per evitare errori ci si può fare affiancare da un esperto commercialista.