Mercato libero e mercato tutelato, arriva la RIFORMA: ecco chi paga di più e chi invece risparmia I Controlla in quale ‘girone’ sei finito
Il mercato libero fa risparmiare rispetto a quello tutelato. O no? Con la nuova riforma le cose cambiano, ecco chi paga di più.
Ne hanno parlato a lungo prima che il passaggio diventasse definitivo, in modo che la popolazione potesse abituarsi all’idea.
I consumatori hanno dovuto abbandonare la zona di comfort del mercato tutelato per migrare, nel 2024, obbligatoriamente verso quello libero.
Tanta concorrenza avrebbe dovuto garantire prezzi più bassi e maggiore convenienza per gli utenti, che avrebbero così avuto più scelta.
Ma è davvero così? C’è stato davvero questo gran risparmio preventivato? Arriva una nuova riforma, ed ecco chi pagherà di più e chi meno.
Mercato libero e mercato tutelato: chi paga di più
Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero è stato lento e graduale, e molti cittadini hanno atteso fino all’ultimo giorno utile prima di decidersi e cambiare fornitore. Un po’ per abitudine, un po’ per la paura dell’ignoto, scegliere una nuova compagnia tra tutti i fornitori disponibili non è stata cosa facile. E alla fine, dopo aver tanto penato e fatto ricerche, dopo aver scelto quello che sembrava il più conveniente, molti utenti si sono pentiti.
Non è raro infatti che le compagnie per attirare nuovi clienti abbiano applicato tariffe più basse solo per un periodo limitato, per poi aumentarle, e non di poco. Oppure che il consumatore sia stato allettato da un prezzo molto basso che però si riferisce solo ad una voce, ritrovandosi poi una bolletta molto più alta e con costi più o meno nascosti. Non è un segreto che molti auspicano un ritorno al mercato tutelato. E con la nuova riforma si può, ma conviene davvero?
Conviene tornare indietro?
Qualcuno vorrebbe tornare indietro al mercato tutelato, e in effetti da adesso si può, ma questa possibilità non è per tutti. Potranno farlo infatti solo alcune categorie, ad esempio gli over 75, che potrebbero avere difficoltà ad orientarsi nel mare di offerte. Oppure le famiglie con un ISEE sotto i 15.000 euro e i nuclei familiari numerosi sotto i 20.000 euro. Ma anche chi beneficia di sussidi come l’assegno di inclusione e simili. Ovviamente questo passaggio non sarà automatico, ma occorrerà fare una richiesta al proprio fornitore o direttamente all’ARERA.
E chi paga di più? Difficile dirlo. Ci sono tantissime aziende che offrono prezzi davvero concorrenziali e altre che invece sembra applichino tariffe convenienti, ma sono solo specchietti per le allodole. La cosa più furba è controllare attentamente tutte le voci e cambiare fornitore ogni anno.