Controlli INPS invalidità civile: i furbetti hanno le ore contate, adesso prendi solo quello che ti spetta, lo Stato si è stufato di farsi fregare
Sono ormai partiti i controlli INPS nei confronti di coloro a cui è stata riconosciuta invalidità civile. Stop a tutti i furbetti.
Sappiamo bene che i contributi assistenziali sono un vero e proprio pilastro all’interno di quello che è il welfare italiano. Se ne parla spesso e non di rado l’attenzione della cittadinanza si posa proprio su questo argomento piuttosto delicato.
Lo scopo con cui i contributi assistenziali sono stati inseriti nel nostro sistema è quello di offrire sostegno a persone in difficoltà economica o che sono affette da disabilità. Quello che però serve, per la corretta gestione delle risorse è un attento monitoraggio al fine di garantire che esse siano effettivamente indirizzate a chi ne ha diritto.
Le istituzioni, proprio negli ultimi anni, sono andare ad intensificare i controlli, con lo scopo di arginare abusi e irregolarità. Gli interventi previsti vanno a rafforzare le verifiche sui requisiti richiesti per accedere a tali prestazioni.
L’obiettivo principale è quello di escludere dal beneficio chi non ne ha i requisiti e garantire maggiori possibilità a chi invece, ne ha il reale bisogno.
Il sistema dei controlli: come funzionano e a chi sono destinati
Affinchè siano rispettati i principi di trasparenza e correttezza, i controlli si concentrano in maniera specifica, su due aspetti fondamentali: il reddito e i requisiti personali del beneficiario. Ovviamente, il limite di reddito è una condizione essenziale affinché si possa accedere ai contributi assistenziali, ma occorre che il requisito venga mantenuto nel corso degli anni. Questo è il motivo per cui di prevede una verifica periodica, affinché ci si assicuri che la situazione reddituale resti conforme alla normativa.
Altro importante compito dei controlli è quello di scovare situazioni in cui si verificano abusi e falsificazione dei requisiti. Accertamenti che hanno il compito di tutelare coloro che hanno reale diritto a discapito dei classici furbetti. Il compito dei beneficiari è quello di conservare una documentazione aggiornata e completa, che sia in grado di offrire riscontro delle situazione di disagio in cui si verte.
La comunicazione INPS e i destinatari del controllo
Proprio di recente, l’INPS ha avviato una nuova campagna di verifiche che hanno interessato alcuni titolari di prestazioni assistenziali quali: pensione di inabilità, assegno mensile di assistenza, pensione per ciechi civili e pensione per sordi. Quello che nella comunicazione viene richiesto è che si provveda alla trasmissione dei dati relativi agli anni scorsi, con particolare riferimento al 2020. Il rischio è quello di vedersi sospendere il contributo se non si provvede all’invio della documentazione.
La procedure per l’invio della documentazione è semplice, basta accedere al portale INPS, con SPID, CIE o CNS e quindi accedere alla sezione “Pensione e Previdenza” e quindi integrare la documentazione. L’alternativa è quella di rivolgersi a un CAF o patronato di fiducia.