Tua moglie non ha alcun diritto di cacciarti di casa prima della separazione: lo dice la Legge, fatti rispettare
La legge lo dice chiaramente, prima della separazione tua moglie non ha alcun diritto di mandarti via da casa.
Quando una relazione matrimoniale si incrina e sembra non esservi nessuna possibilità di rappacificazione, anche la convivenza diviene insostenibile, ecco che iniziano ad emergere dei conflitti in merito alla casa coniugale.
Ci si chiede quindi se la moglie, in piena autonomia, può decidere di allontanare il marito dall’abitazione, anche senza che ci sia stata una sentenza di separazione. Un tema piuttosto delicato, carico di implicazioni legali e non solo. Quindi proprio come succede quando si parla di diritti e doveri reciproci dei coniugi, occorre procedere con estrema cura.
La legge italiana, in merito è piuttosto chiara e occorre quindi, prestare attenzione a cosa succede ai due coniugi. Quest’ultimi non possono arrogarsi diritti che non hanno.
Approfondire la questione potrebbe essere, quindi, molto più importante di quello che si possa credere.
La casa coniugale: un diritto condiviso prima della separazione
Il codice civile italiano ci dice che la casa coniugale è considerata uno spazio comune, questo senza alcun legame con quello che è effettivamente il proprietario. Quindi questo vuol dire che un qualsiasi tribunale, in sede di separazione, deve tener conto del fatto che la casa, spetta a entrambe i coniugi. In genere quindi, l’assegnazione della casa, avviene esclusivamente con un provvedimento del giudice; quest’ultimo della sua valutazione dovrà tener conto di una serie di fattori, tra cui le condizioni economiche dei coniugi e la presenza di figli minori.
Senza che vi sia una decisione formale, la moglie non può cacciare il marito, perchè sta violando il dovere di coabitazione indicato dalla legge, un principio molto chiaro, che è alla base di un matrimonio. Se si vogliono evitare conflitti, allora occorre conoscere le regole, tenendo conto che è irregolare qualsiasi azione volta a non permettere l’accesso in case dall’altro coniuge.
Quando è legittimo l’allontanamento del marito dalla casa
Ci sono situazioni specifiche che possono portare all’allontanamento del coniuge dalla casa comune, ma si devono presentare episodi di: violenza domestica o comportamenti che mettono in pericolo la sicurezza fisica o psicologica del partner o dei figli.
Nel caso in cui, il marito sia responsabile di maltrattamenti, minacce o aggressioni, la moglie, rivolgendosi alle autorità pertinenti può chiedere una misura urgente di protezione, rivolgendosi alle autorità competenti a riguardo. Una situazione in cui il magistrato può emettere un provvedimento temporaneo, affinchè la vittima sia tutelata ancora prima della sentenza di separazione. Ma ad eccezione dei casi di violenza, non sono permesse azioni unilaterali, altrimenti si rischiano conseguenze penali o civili. Solo il giudice si potrà esprimere a riguardo.