La porta del paradiso esiste eccome, e si trova in Italia: se non ci credi, vacci subito, è uno spettacolo ‘celestiale’
La porta del Paradiso esiste, ed è uno spettacolo da togliere il fiato. Se capiti da queste parti devi vederla. Si trova proprio in Italia.
Hai mai sentito parlare della porta del Paradiso? Non ci riferiamo a quella delle canzoni, menzionata ad esempio nella splendida Knockin’ On Heaven’s Door di Bob Dylan. E nemmeno a quella del nostrano Don Backy.
È un luogo da visitare, da ammirare. Che fa sognare. E che almeno una volta nella vita bisognerebbe vedere.
Si tratta di un’esperienza da vivere. E magari da condividere con qualcuno.
Molti la conoscono, soprattutto chi vive già in zona. È arrivato il momento anche per te di ammirarla. Scopri dove si trova.
La porta del Paradiso: un luogo da ammirare
Forse hai sentito parlare della porta del Paradiso in Cina. Precisamente sul monte Tianmen, a Zhangjiajie. Si tratta di un luogo incantato, come tutta la zona. Per ammirarla occorre salire ben 999 gradini (tra l’altro questo numero per la cultura cinese rappresenta l’eternità, manco a farlo apposta). Salendo però ti renderai conto di essere in un luogo paradisiaco, immerso nel verde e nella natura incontaminata.
Volgendo lo sguardo verso l’alto, ti renderai conto della maestosità dell’opera. Un’opera tutta naturale, a 1519 metri di altitudine, composta da una cavità che forma un enorme arco largo ben 30 metri, proprio al centro del monte Tianmen. Attraverso l’arco filtra un bagliore che pare ultraterreno, ecco perché il nome tanto suggestivo. Ma anche in Italia ne abbiamo una.
In Italia da visitare almeno una volta
Anche in Italia, come detto, abbiamo una porta del Paradiso, anche se si tratta di un’opera umana. Così è chiamata la porta est del battistero che sta davanti al Duomo. Scolpita dal grande scultore e orafo Lorenzo Ghiberti, è composta da 10 pannelli di bronzo dorato. Ognuno di essi rappresenta un episodio dell’Antico Testamento, come anche la porta nord, con ben 28 pannelli.
Realizzata in bronzo e oro nella prima metà del ’400, dal peso di 8 tonnellate, con un’altezza di 5,20 metri per 3,10 di larghezza e 11cm di spessore, riporta federicatessari.com che “Galileo Galilei disse che era sufficiente chiudere le porte del Battistero con una leggera spinta per far tremare l’intero edificio”. Pare che sia stato Michelangelo a definirla Porta del Paradiso, ma le origini del nome non sono molto certe. Come riporta artfiller.it “C’è che dice che sia dovuta all’antico nome dello stabile dove venne realizzata, situato in prossimità dell’ospedale di Santo Spirito, mentre altri ritengono che sia dovuta alla sua collocazione, di fronte al Duomo, detta appunto Paradisium”.