Altro che botti di Capodanno: ecco cosa ha trovato una nonnina scopre nell’armadio I Da saltare in aria di paura: devono intervenire gli specialisti
Un incredibile ritrovamento: quello che un’anziana signora avrebbe fatto all’interno del suo armadio. Una storia quasi da film.
Sembra un tranquillo giovedì di novembre, proprio come tanti, quando, un piccolo paese della Valsesia è stato scosso da un ritrovamento incredibile.
Una signora piuttosto anziana residente nella frazione Cravo di Borgosesia ha fatto una scoperta veramente inaspettata: un cimelio, diciamo così, risalente al 1933, che quasi inspiegabilmente era rimasto nascosto per anni in un armadio nella sua cantina.
Questo è stato un evento che ha segnato le cronache negli ultimi giorni e che avrebbe potuto esse una vera tragedia. Come mai? E’ presto detto
Grazie all’intervento tempestivo ed efficace delle forze dell’ordine, tutto si è risolto per il meglio: ma la signora ha avuto molta paura.
Un ritrovamento sorprendente nella tranquillità di Cravo
L’anziana signora stava esplorando un armadio inutilizzato nella sua cantina, ma a un certo punto si è trovata di fronte a un oggetto sospetto, ovvero: una bomba a mano modello SRCM, che era stata prodotta nel 1933. Questa tipologia di ordigno veniva utilizzato durante la Seconda guerra mondiale. Probabilmente proprio a seguito del conflitto sarebbe stato lasciato lì, dove la signora lo ha ritrovato.
L’anziana si è subito resa conto del pericolo e ha prontamente contattato i carabinieri della stazione di Borgosesia. Gli agenti guidati dal comandante Antonio Marini, sono subito intervenuti al fine di mettere l’abitazione in sicurezza. L’area è stata chiusa e la signora evacuata, per poter procedere con le operazioni di rimozione dell’ordigno.
Gli artificieri in azione: l’ordigno messo in sicurezza
L’intervento risale allo scorso giovedì 21 novembre, gli artificieri dopo aver prelevato l’ordigno con tutte le precauzioni necessarie, lo hanno consegnato agli esperti che hanno poi provveduto a trasportarlo presso la cava Sodis di Quarona, per farla brillare senza creare pericoli per la cittadinanza.
Importanti le dichiarazione del sindaco di Borgosesia, Fabrizio Bonaccio: “ringrazio i carabinieri e l’esercito per aver risolto il problema velocemente. La signora è potuta rientrare nella sua abitazione e tutto si è concluso nel migliore dei modi. Come sempre, le nostre forze dell’ordine sono vicine alla gente e garantiscono la sicurezza in ogni circostanza“. Un episodio questo, che è riuscito a sottolineare quelli che sono i rischi a cui, ognuno di noi potrebbe essere esposto, nel caso in cui vi siano ritrovamenti bellici, molto presenti sul territorio italiano. Ovviamente quello che anche gli esperti raccomandano è di chiama immediatamente le forze dell’ordine, nel caso in cui si ritenesse di aver trovato elementi pericolosi risalenti al periodo degli scontri.