Raccomandate CHOC del Fisco: più di 3 milioni di italiani a rischio: tutte le infrazioni vengono a galla adesso I Ma puoi regolarizzare la tua posizione
Un’altra stangata da parte del fisco italiano: la pressione schiaccia i cittadini, ma si intravede una soluzione universale.
La raccomandata da parte dell’Agenzia delle Entrate è probabilmente una delle missive più temute di sempre. Si prevede l’arrivo incombente di milioni di lettere dal fisco e l’angoscia è dilagante.
La pressione fiscale sui cittadini italiani è notevole.
Nonostante i tagli al cuneo fiscale, la situazione non sembra risolversi.
A quanto pare, tutti i provvedimenti non servono a evitare il massiccio arrivo di lettere da parte dell’AdER ai contribuenti nei confronti dei quali sono state riscontrate anomalie: ecco cosa si potrà fare.
Scrosci di lettere: non saranno da Hogwarts ma dall’Ente fiscale italiano
Si prevede che il 2025 possa essere costellato dall’arrivo di raccomandate da parte del fisco. A dare la notizia è il sito quifinanza, che riporta la cifra di raccomandate stimate ad oggi per il 2025. Si tratterebbe di ben tre milioni di lettere.
Fortunatamente non si tratta di lettere che presentano degli “ultimi avvisi di pagamento”, al contrario: sono comunicazioni con le quali l’AdER offre l’opportunità ai cittadini di correggere eventuali errori commessi. Fino ad oggi abbiamo comunque assistito all’incremento di questo tipo di comunicazioni ogni anno: si era partiti dal numero di sole 300.000 missive nel 2015. Un numero che si è alzato in modo progressivo ogni anno. Ecco a chi saranno rivolte e cosa si può fare per correggere la situazione.
Milioni di lettere in arrivo, come affrontare le notifiche
Si stima che le lettere da parte del Fisco giungeranno principalmente a quanti non hanno dichiarato le proprie entrate per intero. Si dà a questi contribuenti la possibilità di correggere il tiro pagando in ritardo quanto dovuto con una sanzione ridotta. In particolare, le sanzioni si ridurranno a un sesto di quanto previsto: nel caso di dichiarazione infedele corrisponderà al 15% dell’imposta maggiorata della dichiarazione integrativa.
L’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate Riscossione è avvertire i contribuenti che magari hanno commesso degli errori in buona fede. Il sistema fiscale italiano, infatti, non è esattamente facile da interpretare, e, se non ci si rivolge a un professionista commercialista, è assai facile commettere errori nei vari documenti da presentare durante l’anno, oppure mancare una qualche scadenza che non abbiamo segnato. Le comunicazioni riguarderanno sia le Partite Iva, che i lavoratori dipendenti, con redditi assimilati e affittuari di immobili. Insomma, praticamente a essere risparmiate saranno pochissime categorie.