Buoni pasto, hanno vinto i lavoratori: finalmente arriva la risposta che tutti stavano aspettando
Sui buoni pasto hanno vinto i lavoratori. Sono in molti a poter gioire della novità che è ormai alle porte.
Quando si parla di buoni pasto ci si riferisce a una delle forme di benefit più apprezzate dai dipendenti italiani. Essi infatti riescono ad essere estremamente utili per poter avere un buon risparmio sul costo dei pasti nell’arco della giornata lavorativa.
Quello che è successo recentemente però, è l’apertura di un importante dibattito su quelle che sono le condizioni in cui ci si vede riconoscere tali benefici.
In passato l’utilizzo dei buoni pasto era strettamente legato all’effettiva presenza in ufficio, o comunque alle indicazioni fornite in maniera diretta dal contratto che viene firmato al momento dell’assunzione.
Oggi però, gli scenari sono cambiati e a darne indicazioni sono le sentenze che vanno a ridefinire i diritti dei lavoratori.
Novità importanti per i lavoratori
A determinare delle importanti novità per i lavorati è un recente intervento giurisprudenziale che ha portato un importante cambiamento nella gestione, appunto, dei buoni pasto. A dare indicazioni specifiche è la sentenza della Cassazione, la quale avrebbe stabilito dei nuovi principi per quello che riguarda i diritti dei lavoratori. In quella che sembra essere una vera rivoluzione si è andata ad estendere la possibilità di beneficiare di questi specifici vantaggi in situazioni che, fino a poco tempo fa, non sembrava essere idonee. Un cambiamento che potrebbe avere un impatto veramente molto forte sui rapporti di lavoro, andando a creare un precedente a cui i dipendenti si possono aggrappare per far valere i propri diritti.
Il cuore della questione sarebbe il diritto, spesso non rispettato, dei dipendenti a ricevere i buoni pasto anche nel caso in cui non si trovino fisicamente sul posto di lavoro, come durante le ferie. Una possibilità spesso contestata dai datori di lavoro e su cui la giurisprudenza ha deciso di fare luce, sottolineando come il rapporto di lavoro non si interrompe nei regolari giorni di ferie.
Buoni pasto: una conquista per i dipendenti
Di recente è quindi arrivata la svolta per i lavoratori dipendenti e a darla sarebbe stata una sentenza della Corte di Cassazione, la quale ha stabilito che i buoni pasto devono essere riconosciuti ai dipendenti anche in quei giorni in cui si assentano dal lavoro sfruttando il diritto al riposo di cui godono. Una decisione che si basa sul principio che le ferie sono effettivamente un diritto imprescindibile, durante le quali, ovviamente, non viene meno la continuità di quello che è il rapporto lavorativo.
Quindi, in buona sostanza, nel caso in cui i contratti collettivi o individuali prevedano i buoni pasto, quali parte della retribuzione indiretta, essi, per forza di cose devono essere garantiti anche nel periodo di ferie, senza alcuna decurtazione. Una vittoria importante per i dipendenti alla ricerca di un equilibrio e della possibilità di far valere i diritti legati al welfare aziendale.