Manovra 2025, ecco il TAGLIO IRPEF: calo delle tasse per i ceti medi, ecco qual è il piano del Governo I Tutto grazie alle partita IVA
Nuove dichiarazioni direttamente dal ministero dell’Economia e delle Finanze: taglio al cuneo fiscale, chi ci guadagna nel 2025.
Non era un mistero, il Governo aveva già accennato all’intenzione di ridurre le tasse soprattutto per il ceto medio, e di non introdurne di nuove. La promessa sembra essere mantenuta.
Le modalità di riduzione delle tasse impatteranno su chi ha un certo reddito.
Non tutte le fasce di reddito, di conseguenza, beneficeranno dal provvedimento.
Tutto si baserebbe sulla partecipazione da parte delle Partite Iva: eppure il Governo sembra aver cambiato le carte in tavola, arriva un taglio delle tasse a prescindere dall’adesione delle partite iva al concordato preventivo biennale.
Novità per il ceto medio: meno tasse da pagare per il 2025
Il viceministro Maurizio Leo ha ribadito come sotto la mannaia del Governo ci sia l’Irpef, che non manca di mettere in difficoltà i lavoratori, specie coloro che si trovano nella fascia media di reddito.
L’intervento del Governo in merito all’Irpef e alla sua aliquota non sono ancora stati definiti nel dettaglio per via di alcuni dati mancanti. Nello specifico, è necessario attendere che l’Agenzia delle Entrate processi i dati delle dichiarazioni e successivamente, in base a questi, ci vorrà altro tempo per la definizione del provvedimento. Il viceministro aveva affermato: “Ci sarà necessariamente un aumento di gettito, sul concordato non abbiamo stimato entrate, quello che viene è tutto ben accetto”. Due elementi, però, sono certi: ecco quali.
Il taglio dell’Irpef: tutte le informazioni che abbiamo finora
Le intenzioni del Governo sarebbero di intervenire sull’aliquota del 35%, che grava sui redditi compresi tra i 28.000 e i 50.000 euro. L’idea è quella di ridurre l’aliquota, così che questa tassa possa gravare decisamente di meno sulle tasche degli italiani in questa fascia di reddito. La fascia descritta è quella del reddito medio, pertanto è il ceto medio che il Governo vorrebbe agevolare dal punto di vista economico.
Nonostante bisogna attendere ancora per avere dettagli certi in merito al provvedimento, un paio di ipotesi sembrano già piuttosto concrete. Nello specifico, si vorrebbe intervenire in questo modo: abbassando la seconda aliquota dal 35% al 33% per i redditi medi dai 28.0000 ai 35.000 euro e estendendo lo scaglione del reddito medio fino ai 60.000 euro annui. Non resta che attendere gli ultimi dati dall’Agenzia delle Entrate e la stima del numero di partite iva che hanno dato adesione per il concordato. Successivamente sapremo con precisione le modalità e i numeri della modifica Irpef.