Infiltrazioni di acqua e muffa, ma il padrone non interviene e non ripara: ecco cosa devi fare per LEGGE: tutelati così, ne hai pieno diritto
La tua casa presenta infiltrazioni di acqua e muffa e il proprietario non interviene? Scopri come ti puoi tutelare secondo la legge.
Quando si vive in un appartamento in affitto purtroppo può accadere si andare incontro a delle controversie con il proprietario.
Tra inquilino e padrone di casa può anche nascere una sorta di amicizia, quando quest’ultimo si dimostra attento alle esigenze dell’altro e collaborativo.
Spesso però accade proprio il contrario. Di fronte a problematiche legate all’immobile dato in locazione fa orecchie da mercante e non dà seguito alle richieste del locatario.
Quando ci sono degli interventi urgenti, per esempio. Uno di questi si presenta in caso di muffa e infiltrazioni d’acqua. Cosa fare? Scopriamo cosa dice la legge.
Infiltrazioni di acqua e muffa: come agire da inquilino
Umidità, infiltrazioni, muffa, non sono soltanto brutte da vedere, ma anche pericolose. Le muffe soprattutto producono delle spore che vengono respirate ed entrano nell’apparato respiratorio. Possono causare allergie, asma, bronchite e persino problemi alla pelle. Insomma l’aria e l’ambiente diventano insalubri, soprattutto per i più piccoli.
Bisogna quindi agire prontamente per ripristinare lo stato delle cose. Ma se sei in affitto e il padrone di casa rimane sordo alle tue richieste? La prima reazione e la più comune è quella di intervenire in prima persona e scalare i soldi spesi dall’affitto. Ma è un comportamento accettato dalla legge?
Come agire secondo legge
Innanzitutto è bene chiarire che secondo la legge l’inquilino non può sospendere di propria iniziativa il pagamento del canone di locazione. A meno che non sia impossibile godere dell’immobile. Laleggepertutti.it riporta infatti una sentenza della Cassazione che recita: “Il conduttore può sollevare l’eccezione di inadempimento ai sensi dell’art. 1460 c.c. non solo quando venga completamente a mancare la prestazione della controparte, ma anche nel caso in cui dall’inesatto adempimento del locatore derivi una riduzione del godimento del bene locato”.
In ogni caso qualora si trovasse in presenza di muffa e infiltrazioni l’iter corretto da seguire è chiedere l’intervento al proprietario; se questi non risponde può inviare una diffida ad adempiere – anche senza avvocato – indicando un termine ultimo per i lavori. Oppure si può rivolgere al giudice civile intentando una causa per ottenere la riduzione del canone o la risoluzione del contratto. Infine ancora dopo aver avvisato il locatore può procedere ad eseguire le riparazioni urgenti e chiederne il rimborso. Meglio in ogni caso consultarsi prima con un avvocato.