Tasse sulla casa, ecco la VALANGA del nuovo anno: stangata per chi ‘prova’ a guadagnare con il ‘mattone’
Dal prossimo anno le tasse sulla casa, saranno veramente una valanga. Non si salva proprio nessuno, ecco allora cosa sta per cambiare.
Una notizia che sicuramente rovinerà la giornata a moltissimi italiani che si aspettavano molto di più. Le tasse sulla casa aumenteranno e prima di dover far fronte a questa stangata è necessario chiarire alcuni aspetti.
Sono ormai diverse settimane che si parla della possibilità di rimodulare le regole sulle rendite catastali e questo potrebbe essere l’anno della svolta.
Il Ministro Giorgetti lo aveva accennato e probabilmente, in molti speravano che la rimodulazione potesse però andare a favore dei contribuenti. Invece ecco che arriva una nuova stangata e, considerando anche le già importanti difficoltà economiche in cui la popolazione italiana si trova, di sicuro questa è una brutta notizia.
Cerchiamo allora di comprendere meglio cosa si dovrebbe aspettare chi è proprietario di una casa, nel 2025.
Mano pesante su coloro che sono proprietari di un immobile
Essere proprietari di un immobile dovrebbe essere un valore aggiunto. Ma le tasse preoccupano tutti coloro che hanno acquistato un immobile, ovvero che stanno pensando di farlo. Secondo quelle che sono le prospettive sul 2025 anche essere intervenuti sul proprio immobile con una ristrutturazione potrebbe essere causa di un aumento degli importi da pagare. Infatti le rendite catastali dovrebbero essere rimodulate anche per chi ha beneficiato del bonus ristrutturazioni. Una prospettiva alquanto preoccupante, che ha spinto il Codacons ad intervenire sulla questione.
L’ente che procede alla tutela dei cittadini ha provveduto a diffondere un report nel quale sono state inserite tutte le spese che riguardano le tasse e le imposte, che dovranno pagare coloro che hanno investito nell’immobiliare. Considerando la grande propensione degli italiani nell’investire, il proprio denaro, in case e appartamenti, è indispensabile comprendere in che direzione andare.
La prospettiva verso il 2025
Codacons avverte che la situazione potrebbe diventare sempre più difficile. Le prime tasse devono essere pagate al momento della compravendita: nello specifico, si dovrà procedere al saldo dell’imposta di registro, dell’iva, dell’imposta ipotecaria e quella catastale. Ulteriori tasse sono poi previste nel caso in cui l’immobile sia stato ereditato o donato.
Entro 5 anni la plusvalenza per quello che riguarda il guadagno sull’immobile, sarà pari al 26%. Per gli affitti invece, nel caso in cui si tratti di contratto a cedolare secca, l’aliquota sarà al 21% del canone di affitto. Per la prima casa, occorre considerare anche l’IMU. Ultima tra le tasse da pagare sull’immobile, è quella per i rifiuti.