“Sono bruttissima!” Ti dicono che stai esagerando e non ci credi: si chiama Dismorfismo e certe cose le vedi solo tu I Ecco come uscirne
Ti guardi allo specchio e ti vedi orribile, ma gli altri non lo pensano. Forse sei affetta da dismorfismo corporeo. Cos’è e come si cura.
L’apparenza oggi sembra essere la cosa che più conta. Soprattutto i giovani sono sottoposti a un tale bombardamento di immagini poco realistiche da non poter sfuggire alla pressione.
Si vive di social, ma non tutti si rendono conto che dietro quel fisico perfetto, quella pelle liscia e luminosa e quel vitino da vespa, si nasconde solo un’ app.
Alcuni fanno talmente un abuso di filtri da essere quasi irriconoscibili. A 70 anni sfoggiano una (finta) pelle da 20enne, senza una ruga. Il problema è che molti giovani – e non solo – ne sono talmente influenzati da non sentirsi mai abbastanza.
E finiscono così per ricorrere non solo al filtro selvaggio, ma anche alla chirurgia selvaggia. Anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Se anche tu ti vedi brutta quando tutti intorno a te ti trovano bellissima potresti essere affetta da dismorfismo. Di che si tratta?
Il dismorfismo: il disturbo dei nostri giorni
Il portale ospedalemarialuigia.it spiega che : “Il disturbo da dismorfismo corporeo fa parte del capitolo dei disturbi ossessivo-compulsivi […] è caratterizzato da una eccessiva preoccupazione per uno o più difetti corporei. Questi difetti possono essere minimi o totalmente assenti ma vengono comunque percepiti come profondamente disturbanti”.
Siamo nel campo della psicologia, quindi, non del voler essere belli a tutti i costi per adeguarsi a inverosimili canoni estetici odierni. Chi si sente brutto, anche deforme, può avere un piccolo difetto fisico, ma non è detto. Semplicemente avverte il suo corpo in maniera totalmente differente dalla realtà.
Come si cura
Si tratta di un disturbo dal decorso cronico se non viene trattato. Chi ne è affetto si sente totalmente inadeguato, e tende quindi ad avere difficoltà a relazionarsi con gli altri. Non è raro quindi che i giovani abbandonino la scuola, e gli adulti non trovino un’occupazione. Inoltre quasi sempre è accompagnato da ansia, depressione e altri disturbi.
Per curarlo si agisce su più fronti, ovvero con una terapia cognitivo-comportamentale e con i farmaci. I professionisti andranno ad agire sulle preoccupazioni irrazionali del paziente circa il proprio aspetto fisico e sui loro comportamenti. Ovvero guardarsi continuamente allo specchio, camuffarsi per nascondere ciò che viene percepito come difetto, evitare la vita sociale. Come farmaci attualmente sembrano essere molto validi gli antidepressivi SSRI. Se pensi di essere affetta da questo disturbo – che colpisce donne e uomini – chiedi aiuto ad un esperto, che ti aiuterà a guardarti con i giusti occhi.