Pezzotto tv PIRATA, sono partiti i SEQUESTRI di case e auto in tutta Italia I Via alla guerra allo streaming illegale
In tutta Italia sono iniziati i sequestri per via del pezzetto pirata, se agisci in maniera illegale finisci immediatamente nei guai.
Occorre rassegnarsi che nel 2024 anche guardare la TV sembra essere ormai diventato un lusso. Durante la pandemia Covid abbiamo imparato a convivere con la TV in streaming, con le varie piattaforme che hanno permesso di superare un periodo in cui era obbligatorio rimanere a casa.
Ma finita la pandemia, i prezzi stracciati di cui si poteva godere, sono stati eliminati in maniera definitiva e adesso occorre fare i conti con i piani a costi veramente elevati.
Per risparmiare occorre scegliere abbonamenti in cui sono presenti le pubblicità, il cui prezzo è veramente basso, ma se si vuole godere della visione dei contenuti senza dover vedere anche gli spot è indispensabile l’abbonamento Premium, che in genere si presenta con il prezzo maggiore.
Poi c’è chi preferisce l’irregolarità al pagamento di regolari abbonamenti.
Partito il giro di vite ai danni di chi guarda la TV irregolarmente
Ormai si tratta di guerra aperta a coloro che decidono di optare per ciò che comunemente viene chiamato pezzotto ma che è una vera e propria irregolarità. Un piccolo apparecchio da collegare alla TV permetterebbe di guardare i programmi in streaming senza però essere costretti a pagare. Ovviamente si tratta di qualcosa di illegale, che da molto tempo viene venduta. Quelle che le autorità hanno rilevato sono delle vere e proprie reti criminali con sequestri di automobili, case e beni di valore.
Un mercato a dir poco pericoloso, che rischia di esporre ad importanti sanzioni e in alcuni casi anche alla reclusione. Questo è il motivo per cui le autorità hanno messo tutti in allerta, chiedendo di evitare l’utilizzo di tali sistemi irregolari.
Si rischia grosso solo per guardare la TV
Le sanzioni maggiori verranno elevate a chi utilizza il servizio di streaming irregolare per riuscire a guadagnare. Quindi chi vende l’apparecchiatura, a volte anche pubblicizzandosi sui social, sarà colui che rischierà maggiormente. Per loro non sono è previsto il sequestro dei beni, ma è anche possibile che si aprano le porte del carcere.
Ma ovviamente anche gli utilizzatori finiranno nei guai. Quello per loro sarebbe previsto è una multa che va dai 1.000 ai 5 mila euro per via della visione illegale di contenuti coperti dai diritti d’autore.