Spiare il WhatsApp delle mogli è legale o no: dalla gelosia alla polizia, ecco tutti i casi in cui si superano i confini dell’amore (e della legge)
La gelosia eccessiva può portare gravi conseguenze. Cosa può succedere a chi spia il WhatsApp della moglie (o del marito).
Ormai il nostro smartphone racchiude tutta la nostra vita. Molto più di un semplice telefono, quasi un computer, custodisce anche i nostri segreti.
Foto, email, filmati, messaggi. Tutto nel palmo di una mano, ricordi spesso di anni che se persi non potremo recuperare più.
Ma spesso il telefono nasconde anche tradimenti e sotterfugi, e semmai dovesse cadere nelle mani del partner sarebbe difficile dare una spiegazione valida, ecco perché lo custodiamo come un vero tesoro.
E se il partner è geloso e sospetta un tradimento? Cosa rischia il marito che spia il WhatsApp della moglie (e viceversa)?
Spiare WhatsApp delle mogli è legale?
Le persone particolarmente gelose vedono il marcio anche dove non c’è. Un sorriso, un messaggio ad un orario strano, un’espressione felice della propria moglie mentre messaggia con il suo telefono può far sorgere il dubbio nel marito geloso che vuole saperne di più. E questo può portarlo a spiarne il WhatsApp, pensando di non fare nulla di male trattandosi della consorte.
In realtà la violazione della privacy è reato, ma ci sono delle circostanze attenuanti. In caso di marito e moglie o conviventi, come specifica avvocato360.it, “la privacy è attenuata dalla convivenza in sé. Ciò significa che, se viene spiato WhatsApp perché il telefonino è stato lasciato sopra il tavolo, non si verifica un reato”. E se invece viene guardato apposta?
Cosa si rischia
Si sente spesso parlare di software in grado di spiare il telefono altrui quando installati. Oltre a non essere legali sono anche pericolosi a livello di sicurezza personale. Cosa si va a scaricare davvero? Inoltre, riporta il sito citato: “l’art. 617 bis del codice penale, sottolinea che ‘Chiunque, fuori dei casi consentiti dalla legge, installa apparati, strumenti, parti di apparati o di strumenti al fine di intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche tra altre persone è punito con la reclusione da uno a quattro anni'”.
Sembra però che non sia considerato reato leggere i messaggi direttamente dal telefono lasciato incustodito dal proprio partner, purché convivente. Questo particolare è molto importante in quanto già due Tribunali si sono espressi in merito alla questione. E hanno stabilito che quando due soggetti convivono “risulta inevitabile condividere gli stessi spazi, attenuando in parte il diritto di privacy”. Pertanto la scoperta di un tradimento tramite la lettura dei messaggi WhatsApp può essere portata come prova in tribunale per proporre la separazione con addebito.