In smart working va a prendere la figlia a scuola e si fa male: è infortunio sul lavoro, lo dicono i GIUDICI I Ora ha diritto a indennizzo INAIL subito
Mentre era in smartworking si è fatta male per prendere la figlia a scuola. Si tratta di infortunio sul lavoro.
Lo smartworking è diventato ormai un abitudine per moltissimi lavoratori. Lo abbiamo imparato durante il Covid, quando per continuare a lavorare si è iniziato a farlo da casa e questo ci ha permesso di cambiare completamente il punto di vista a riguardo. Se in precedenza in molti credevano che questa tipologia di lavoro non fosse del vero lavoro, adesso è diventato una vera e propria consuetudine.
Non sono poche le aziende che hanno scoperto il gran numero di benefici dello smartworking e hanno deciso di integrarlo stabilmente nell’organizzazione del lavoro.
Un grande cambiamento che ha creato una schiera di lavoratori in smartworking che hanno imparato a gestire le proprie funzioni in maniera molto semplice, da casa, organizzando il proprio tempo in base a quelli che sono i propri impegni. Ma ovviamente questo ha cambiato anche il punto di vista dei datori di lavoro, che hanno dovuto imparare a fare i conti con modalità di lavoro completamente nuove.
Alcuni fatti di cronaca hanno poi fatto il resto, insegnandoci qualcosa che alcuni, forse non sapevano nemmeno.
Le pause sono ancora tutelate
Nell’arco di un’intera giornata di lavoro tanto i lavoratori che svolgono la loro attività in ufficio, quanto quelli che lo fanno da casa, hanno diritto a delle pause e dei permessi, che devono, ovviamente, essere regolarmente richiesti. Quindi si tratta di tutele che i lavoratori continuano ad avere anche nella nuova modalità smartworking.
Qualcosa che è stata sottolineata anche dalla sentenza del 16 settembre del tribunale di Milano che avrebbe accolto il ricorso di una mamma in smart working la quale ha patito un infortunio sul lavoro mentre era a prendere la figlia a scuola in pausa dallo smart working.
Ecco ciò che è emerso in merito
Era il 2020 quando la lavoratrice dipendente pubblica aveva chiesto un regolare permesso per andare a prendere sua figlia a scuola. Ma durante il tragitto è caduta provocandosi una distorsione. Questo avrebbe fatto in modo che la donna decidesse di chiedere il risarcimento per infortunio sul lavoro che però l’INAIL aveva rigettato.
Ma la Cassazione ha ribaltato il risultato parlando di infortunio in itinere e dando quindi la possibilità alla lavoratrice di percepire un risarcimento per infortuno sul lavoro.