La città col campanile sommerso: meraviglia iconica unica al mondo, spunta tra le acque come un iceberg I E non devi andare chissà dove per vederlo
Alcuni posti sembrano usciti direttamente da un libro di fiabe. La città con il campanile sommerso è una di questi.
L’Italia è detta il Belpaese non a caso. La nostra meravigliosa Nazione è ricca di storia, di arte, di tradizione e di paesaggi mozzafiato.
Non c’è bisogno di girare il mondo, qui abbiamo tutto quello che una persona può cercare. Ti piace la montagna? Ne abbiamo, per fare trekking, escursioni e vacanze sulla neve. Preferisci la pianura, la collina? Serviti pure, e approfittane per ferie all’insegna del relax e del buon cibo, altra caratteristica italiana.
Gli amanti del mare hanno solo l’imbarazzo della scelta. E troveranno anche acque cristalline e spiagge bianche come fossero ai Caraibi.
Ma abbiamo anche delle meraviglie costruite dall’uomo, e non parliamo solo degli innumerevoli monumenti ed edifici storici. In Italia c’è un luogo meraviglioso nel vero senso della parola. Una città con il campanile sommerso, che suscita meraviglia in chi la visita. Ma scopriamone la storia e dove si trova.
La città col campanile sommerso
Chi si è trovato al cospetto di questo campanile che spunta dalle acque di un lago non ha potuto che chiedersi il perché. Tutto ha inizio con un progetto acquisito nel 1920 e sviluppato poi dopo la seconda guerra mondiale. Quando una grande diga per la produzione dell’energia elettrica viene terminata unendo tre bacini naturali.
Una volta serrate le chiuse l’acqua si è alzata sommergendo completamente ben due paesi, con quasi 700 ettari di terreno sommersi e centinaia di famiglie evacuate che hanno perso praticamente tutto. Ovviamente non è avvenuto tutto all’improvviso, era una notizia nota. Ciò non toglie che centinaia di persone si sono ritrovate in baracche di fortuna, con un minimo risarcimento e senza più nulla.
Dove ammirare questa meraviglia
Siamo in Trentino Alto Adige, nel cuore della Val Venosta. Della città di Curon è rimasto visibile solo il campanile risalente al XIV secolo e alto circa 70 metri, appartenente alla chiesa romanica di Santa Caterina d’Alessandria. L’unico vessillo di un’antica città perduta per colpa del comportamento irresponsabile di chi in nome del “progresso” ha sacrificato la vita e le origini di centinaia di persone.
Il lago di Resia è testimone di quanto accaduto in un passato recente, e ogni volta che qualcuno ammira i resti della città fantasma di Curon ne rimane affascinato, ma non può che chiedersi perché si arrivi a tanto. Un campanile sommerso dall’acqua è l’ultimo vessillo di una popolazione costretta ad abbandonare la sua casa.