La mia ex moglie lavora part-time, devo mantenerla lo stesso? Occhio a cosa dice la Cassazione, potresti stupirti
Se la ex inizia a lavorare anche solo part-time, deve ricevere ugualmente il mantenimento? La cassazione chiarisce l’argomento.
Il divorzio è sicuramente uno degli argomenti che suscita maggiore attenzione da parte dei lettori e di tutti i cittadini in generale. Ovviamente ci riferiamo a tutti coloro che malgrado l’impegno, hanno posto fine a un rapporto di coppia che era stato suggellato con l’unione delle matrimonio.
Senza dilungarci troppo in commenti su come forse i rapporti interpersonali fino a qualche anno fa fossero completamente diversi da oggi, sappiamo bene che attualmente il numero di divorzi in Italia e nel mondo sia veramente molto elevato.
A volte ci si chiede come una coppia che andava d’accordo fino a poco tempo prima, finisca per separarsi: ma come se questo non bastasse, la coppia viene portata addirittura a farsi la guerra, generalmente o per quello che riguarda la sfera economica della famiglia. Tra le questioni pratiche che riguardano il divorzio c’è sicuramente l’assegno di mantenimento.
La giurisprudenza ci propone moltissimi casi diversi a prova di come ogni singolo giudice, affronti l’argomento in maniera completamente differente dall’altro. Ma sapere in che modo agire in determinate situazioni potrebbe essere di grande aiuto.
L’assegno di mantenimento non sempre viene corrisposto e non è obbligatorio
Innanzitutto, occorre chiarire che il codice civile ci dice che il coniuge ha diritto a incassare dall’altro il mantenimento se non ha redditi propri adeguati. Quindi alla fine di un legame sentimentale potrebbe esservi una responsabilità verso il coniuge. Ma su tale argomento la corte di cassazione è intervenuta svariate volte dando il suo punto di vista non sempre identico.
Quello che si sottolinea è che ognuno dei due ex coniugi ha una propria responsabilità individuale e ha il dovere di riuscire ad ottenere un reddito proprio e quindi un’autonomia finanziaria senza essere dipendente dal solo assegno di mantenimento.
Se succede in caso di lavoro part-time
A chiarire la situazione, l’ordinanza numero 5242 della Cassazione in cui viene rigettato il ricorso di una donna laureata che mirava ad ottenere l’assegno di mantenimento indicandole di impegnarsi nella ricerca di un impegno full time.
Conservare il part-time le sarebbe addirittura costato la perdita degli alimenti: la sentenza è stata confermata in 3 gradi diversi di giudizio. Quindi viene indicato l’obbligo per la parte richiedente l’assegno di mantenimento di riuscire in poco tempo a trovare un’occupazione che le permetta di poter rispondere ai propri bisogni economici e non solo.