Psicologia inversa: vuole solo fregarti a parole I Ecco le frasi tipiche di chi vuol darti la colpa dei suoi fallimenti e frustrazioni I Non glielo permettere
Non prenderti colpe che non hai. Alcune persone scaricano la loro responsabilità sugli altri: ecco le frasi a cui fare attenzione.
Quante volte ti sarà successo di sentirti dire “è tutta colpa tua” e di essere consapevole che in realtà di colpe non ne avevi affatto?
Se ti sei reso conto di assumerti responsabilità che non sono tue, prendendoti magari delle ramanzine sul lavoro, o di litigare in coppia senza aver fatto nulla, forse è il caso che inizi a pensare ai tuoi comportamenti.
A come ti rapporti con gli altri, e a capire perché gliela fai passare liscia e ti prendi colpe non tue. L’unico modo per evitare che ciò accada, è riconoscere queste persone.
Scopri con l’aiuto di un’esperta quali sono le frasi tipiche di chi è abituato a scaricare le proprie responsabilità sugli altri. E poi evitalo.
Psicologia inversa: le frasi tipiche di chi scarica le colpe
La dottoressa Anna De Simone spiega perfettamente su psicoadvisor.com in che modo agiscono gli individui che non si assumono le responsabilità delle proprie azioni ma anzi scaricano le colpe sugli altri. In questo caso si parla di “vittimista patologico”, e con alcuni esempi la professionista vuole insegnare a capire se ci troviamo di fronte ad un simile elemento.
Il vittimista cerca un capro espiatorio perché si sente impotente e vuole scaricare sugli altri frustrazione e rabbia. I tratti distintivi di questa persona sono in linea di massima che la colpa di quello che succede è sempre altrui, che i suoi sono errori trascurabili mentre quelli degli altri sono “frutto di incapacità o malafede” e non perde occasione per condannarli e accusarli. Inoltre si sente incompresa e continua a lamentarsi senza cercare di cambiare le cose. Ovviamente, i suoi problemi sono sempre più grandi.
Attenzione a queste parole
Tra le frasi tipiche del vittimista c’è, ricorda la dottoressa De Simone: “Tu non puoi capire, non sai cosa sto passando”, che serve a delegittimare l’altro. Poi “Non era mia intenzione dire questo, mi hai frainteso!” in modo da creare confusione e rimangiarsi quanto detto. Per non parlare delle classiche frasi manipolatorie, del tipo “Con tutto quello che faccio per te”.
In conclusione, un consiglio a chi è “vittima” di questi comportamenti: “Hai bisogno di comprendere che si tratta di una persona che assume questo ruolo a prescindere da tuo operato. È importante che tu capisca questo passaggio per non cadere nella trappola dei sensi di colpa e dei ricatti affettivi”. Devi porre dei limiti.