Pensioni 2025, il Governo dice sì: aumenti per tutti, ma a decidere sarà la Corte Costituzionale I Migliaia di italiani col fiato sospeso
Migliaia gli italiani che non attendono altro che le nuove notizie per le pensioni 2025, sembra che siano previsti cospicui aumenti.
Le pensioni sono un argomento caldo per quello che riguarda le economie italiana.l’attenzione è crescente in questo momento in cui il governo sta iniziando a lavorare la nuova legge di bilancio, che sancirà il destino di tutti i pensionati e di tutti gli italiani in generale.
Quindi è il momento di capire se l’auspicato aumento delle pensioni di cui si parla da tantissimo tempo, effettivamente ci sarà o se invece ci dovremmo assegnare a non vedere realizzati i propri sogni.
Sono ormai diversi anni che si chiedono un aumento delle pensioni, soprattutto quelle che hanno l’importo piuttosto basso. I nostri pensionati, dopo una vita di lavoro, sono spesso destinati a vivere facendo i conti con ogni singolo centesimo che arriva sul proprio assegno pensionistico.
Quindi, quello che si vorrebbe sapere è se dal prossimo anno in poi ci sarà effettivamente un aumento degli importi. Ovviamente tutte le attenzioni si stanno rivolgendo nei confronti di quelle che sono le pensioni più basse italiane. Preoccupano quelli che sono gli assegni che non superano le quattro volte il minimo pensionistico.
La rivalutazione degli assegni
Le leggi in merito alle pensioni ci dicono che ogni anno esse devono essere rivalutate in base a quella che è la percentuale di inflazione presente sul territorio italiano. Negli ultimi anni però, a tale valutazione non è stata applicata nella maniera deciso originariamente dalla legge, ma leggermente ridotta. Purtroppo, i mezzi economici a disposizione dell’Italia non permetteva la rivalutazione totale degli assegni pensionistici.
Quindi si è passati alla ricerca di una disquisizione per quello che riguarda gli aumenti per le pensioni piuttosto elevate. Quello che è stato proposto è il blocco della rivalutazione, al vaglio della Corte Costituzionale, per gli assegni che sono superiori a quattro volte il minimo pensionistico.
I possibili scenari per il prossimo anno
Quindi, nel corso del governo Meloni, sono state elaborate sei fasce diverse di rivalutazione, si parte dal 100% per finire a 22% per quello che riguarda le pensioni oltre 10 volte il minimo previsto dall’Inps. Sono in molti però a non essere contenti di questa tipologia di rivalutazione, proprio per questo è finita l’ovaio della corte costituzionale.
A tutti gli effetti sembra difficile che quest’ultima sia in grado di andare a ripristinare il vecchio sistema di rivalutazione, la legge prevede che il legislatore può modificare le regole della rivalutazione per le pensioni più alte, anche se il blocco non deve durare per più di tre anni. Allora il rischio effettivo è che la corte costituzionale vada contro al governo è veramente reale.