Pensione minima ai “massimi” storici: sdoganata la quota 1.000 | “Non si può vivere con 600€”
Ci sono buone notizie per quanto riguarda la pensione minima prevista per l’anno 2025. Ecco cosa hanno deciso gli alti vertici.
“La pensione è un’obbligazione che consiste in una rendita vitalizia o temporanea corrisposta a una persona fisica in base a un rapporto giuridico con l’ente o la società che è obbligata a corrisponderla per la tutela del rischio di longevità o di altri rischi”, ecco cosa si può leggere su Wikipedia.
Non tutti sanno che il primo sistema di garanzie pensionistiche, destinato ai soli impiegati del pubblico e ai militari, risale al 1895 con il quarto Governo Crispi e dopo 3 anni si estese a tutte le categorie lavorative e fu istituito il primo antenato dell’INPS.
Secondo quanto riportato sul sito brocardi.it sembra che il Governo abbia introdotto delle novità per quanto riguarda l’importo minimo delle pensioni previste per il 2025.
Si dice che con le prossime manovre finanziarie i pensionati in difficoltà saranno agevolati sotto alcuni punti di vista, ma pur sempre rispettando dei requisiti. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Pensione minima, parole confortanti di Giorgia Meloni
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni accetta sempre volentieri di rilasciare interviste e nel programma televisivo 4 di sera su Rete 4 ha parlato proprio della pensione minima. Introdotta con la legge n° 638 dell’11 novembre 1983, aiuta proprio le categorie sociali più fragili. È riservata a coloro che ricevono pensioni minime proprio per aiutare ad affrontare determinate spese tipiche della quotidianità.
Essa è un diritto di tutti i pensionati a prescindere dalla nazionalità o dallo stato civile. Diverso è il discorso per quelli stranieri che non possono accedere alla pensione minima italiana. Per questo motivo sarebbe opportuno rispettare determinati requisiti per farne richiesta. Quest’anno il trattamento minimo di pensione è salito a 614,77 euro come dichiarato dall’INPS in una circolare specifica. E per quanto riguarda il 2025? A cosa andranno incontro i pensionati? La risposta è immediata.
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Ecco le novità previste per il 2025: da 600 a 1.000 euro
In primis per accedere alla pensione minima occorre raggiungere i 67 anni di età ed almeno 20 anni di contributi. Da non dimenticare i limiti di reddito che dipendono dallo stato civile del pensionato e dalla decorrenza della pensione. Per esempio, un lavoratore che ha alle spalle una carriera professionale di 35 anni otterrà il 70% del reddito pensionabile.
A rincarare la dose ci ha pensato anche il Ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani: “Non si può vivere con 600 euro al mese. Il nostro obiettivo è arrivare a 1.000 euro entro la fine della legislatura”.