Anche la bici smart non è così sicura come credi | Hanno trovato un modo per hackerare anche lei
Se credi che la bici smart sia sicura, sappi che non è esattamente come pensi. Può essere hackerata anche lei.
Siamo in un momento particolare della nostra storia, la tecnologia sta avendo lo sviluppo veramente fenomenale, questo lo vediamo non solo nei dispositivi come smartphone e computer, ma anche in quelli che sono i mezzi di trasporto che possiamo definire smart.
Sappiamo bene che stanno entrando prepotentemente nel nostro mercato le automobili elettriche, che sono un vero ritrovato tecnologico. ma questo non è il solo cambiamento a cui stiamo assistendo negli ultimi anni. Le città, vedono sempre più biciclette elettriche percorrere loro strade. Un metodo di trasporto sicuramente Green, economico che permette di sgattaiolare in mezzo al traffico cittadino.
Alcuni modelli attualmente in commercio sono veramente molto sviluppati. Ma proprio a quei modelli occorre fare particolare attenzione in quanto essi possono essere hackerati con molta facilità. L’allarme è stato lanciato dagli esperti dell’Università del Nordest, a Boston e dell’Università della California San Diego.
La vulnerabilità di tali mezzi dovrebbe mettere in allerta tutti coloro che posseggono una bicicletta dotata di una specifica tecnologia. Le minacce informatiche sembrano riuscire a lasciare in pace nemmeno i tranquilli ciclisti.
Cosa ci dice lo studio
Lo studio in questione si sarebbe fermato su due modelli in particolare, lo Shimano 105 Di2 e lo Shimano DURA-ACE Di2, entrambe associati al Bluetooth Low energy che permettono di comunicare con l’applicazione con cui viene controllato il mezzo. Ciò su cui è stata posta particolare attenzione è la comunicazione interna tra le leve del cambio i deragliatori.
Un canale di comunicazione che si è rivelato veramente molto vulnerabile e che hanno spinto tutti a creare una sorta di allarme. Il funzionamento è piuttosto semplice la leva invia un segnale al deragliatore per cambiare marcia se questa trasmissione viene interrotta, si creano delle problematiche.
Qual è l’intento dei criminali informatici
Ma quale interesse avrebbero i criminali informatici nell’intervenire all’interno del sistema di una bicicletta smart? Un criminale potrebbe andare a dare falsi ordini andando a provocare un cambio di marce inaspettato e a volte inopportuno. Questo ovviamente metterebbe in serio rischio la sicurezza di tutti coloro che sono in sella.
Ovviamente tale modalità potrebbe essere utilizzata per poi andare a colpire il ciclista stesso. Proprio per questo motivo occorre prestare particolari attenzione.