Russia, si fanno più realistiche le minacce all’occidente: “taglieremo quei cavi” | Se lo faranno perderemo tutto in un colpo solo
Quello che doveva essere un conflitto breve sembra non finire più: nuove dichiarazioni dalla Russia sul taglio di risorse.
Sono ormai più di due anni che imperversa il conflitto tra la Russia e l’Ucraina: una guerra che secondo gli esperti aveva inizialmente tutta l’aria di poter essere molto breve si sta protraendo di molto oltre le previsioni più diffuse allo scoppio del conflitto nel febbraio del 2022.
Bisogna inoltre tenere presente che, seppure le guerre si combattano ancora anche sul campo, sono tanti i metodi attraverso i quali oggi è possibile mettere in ginocchio un paese: basti pensare a quanto accaduto con il Nord Stream, il gasdotto che permetteva l’arrivo di gas in gran parte del continente Europeo occidentale e che fu danneggiato nel corso del conflitto – un danno le cui specifiche sono tutt’ora poco chiare.
Proprio questo avvenimento è stato richiamato lo scorso giugno da uno dei diplomatici russi quando ha rilasciato una importante dichiarazione in merito a una azione offensiva che la Russia sembra che possa perpetrare ai danni dell’Occidente.
La posizione dell’Europa Occidentale è sempre più ambigua per quanto riguarda sia il genocidio palestinese che il conflitto russo – ucraino, e se la situazione non accenna a cambiare potremo ritrovarci presto senza una risorsa fondamentale per prendere decisioni importanti: l’informazione.
Parla il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo
A palesare questa possibilità è stato Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, che ha affermato lo scorso giugno “se partiamo dalla comprovata complicità dei paesi occidentali nell’esplosione del Nord Stream, allora non ci sono più restrizioni – né morale – per impedirci di distruggere le comunicazioni via cavo dei nostri nemici sui fondali oceanici”, aveva affermato.
Non si tratta interamente di una novità: sono diverse le indagini che anche in anni precedenti sembrano aver portato alla luce delle operazioni russe di mappatura che riguarderebbero i parchi eolici offshore, i gasdotti e le reti di cavi sottomarini situati tra il Mar Baltico e il Mare del Nord.
Via la Rete da tutto l’Occidente, è possibile?
L’importanza dei cavi rispetto a quella dei satelliti è cresciuta negli ultimi anni con la diffusione della fibra ottica, ecco perché la mappatura della Russia riguarda anche i cavi sottomarini.
Di fatto, gli esperti affermano che se i cavi fossero gravemente danneggiati o inutilizzabili, molti dei servizi Internet che diamo per scontati e da cui dipende la maggior parte delle economie, potrebbero essere danneggiati: la NATO sta facendo di tutto per difendere i cavi sottomarini.