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Val di Non, 148 rintocchi di campane al giorno in questo paesino: villeggiatura da incubo | Cola a picco il turismo estivo, scappano tutti

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Campane – Lineadiretta24.it (foto di Jude Mitchell-Hedges da Pexels)

C’è un paesino in Italia dove le campane suonano 148 rintocchi ogni giorno. E questo ha esasperato gli animi: la vicenda potrebbe finire in tribunale.

Tutte le chiese cattoliche cristiane sono generalmente dotate di campanile con annesse campane che possono variare di numero, e che rintoccano in occasioni particolari, per segnalare la messa, un lutto o una festa.

Alcune chiese poi possono anche ricordare le ore ma solo tre volte al giorno, mattino, mezzogiorno e sera per richiamare al saluto a Maria.

Ma cosa succede se un parroco decide invece di scandire ore e mezz’ore tutti i giorni? C’è un paesino in Italia dove le campane suonano notte e giorno 48 volte per un totale di 184 rintocchi complessivi.

Inevitabile che qualcuno sia esasperato dalla situazione, che pare potrebbe finire persino in tribunale. Scopriamo cosa è successo e dove.

Val di Non: per chi suona la campana

La vicenda è riportata dal quotidiano Ilt, che racconta l’esperienza, definita “tristissima” di una gruppo di turisti in vacanza nel piccolo Comune di Rumo, in Alta Val di Non, ai piedi delle Maddalene. Precisamente pare si sia trattato di due famiglie che hanno alloggiato in un appartamento in affitto proprio nei pressi della chiesa di San Lorenzo nella frazione di Mione. Che per l’appunto suona le sue campane a tutte le ore – e le mezz’ore – del giorno e della notte.

Le famiglie in questione, originarie di Reggio Emilia,  tornate a casa si sono lamentate sui social del trattamento che gli sarebbe stato riservato dai residenti. La vicenda fa un po’ sorridere e riporta alla mente i deliziosi e vecchi film di Peppone e Don Camillo, ambientati proprio in un paesino in Emilia Romagna.

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Un campanile con orologio – Linediretta24.it (Foto di Luisella Planeta LOVE PEACE da Pixabay)

Cosa è successo

Uno dei protagonisti, ricorda il quotidiano, il signor Luciano Manicone, ha scritto su Facebook: “Esperienza tristissima da condividere assolutamente poiché posti immensi vengono rovinati da comunità piccine”. E aggiunge che rivoltosi ad alcuni residenti e persino agli addetti al Comune questi: “Ci hanno consigliato di tornare a casa nostra e di non farci più vedere in giro, aggiungendo “sappiamo quali sono” rivolto alle nostre auto”.

Versione differente dalla sindaca Michela Noletti che invece ribalta le cose sostenendo che sarebbero stati  i turisti a spaventare il parroco e a minacciare lei,  il tutto dinanzi ai carabinieri da lei stessa chiamati. Giovanni Bertolla, del Consiglio affari economici della parrocchia precisa: “Come comunità non abbiamo mai negato a nessuno l’aiuto, cercando sempre di far star bene chi sceglie il nostro paese, ma quando qualcuno vuole imporre la propria volontà con le cattive maniere, mi sembra evidente che non possa trovare disponibilità dall’altro lato. Il fatto che questi turisti si siano portati con sé per le ferie persino il fonometro, mi fa pensare che l’unico intento fosse da principio quello di fare polemica e denigrare la nostra piccola comunità”. Staremo a vedere cosa succederà e se davvero si andrà a finire in Tribunale per dei rintocchi di campana.