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Pensione, si materializza l’incubo peggiore: perdi tutti i contributi se non riesci a rispettare questi requisiti

L'incubo dei pensionati (pexels.com) - lineadiretta24.it
L’incubo dei pensionati (pexels.com) – lineadiretta24.it

Una possibilità che atterrisce tutti i lavoratori che sognano il momento della pensione: potrebbe non arrivare mai per loro.

Giornate passate a leggere, a fare da babysitter ai nipoti, a preparare conserve, oppure un soggiorno per la vita in Florida, lo stato per eccellenza che ospita moltissimi pensionati: i sogni per la pensione sono diffusi e variegati.

Sfortunatamente le generazioni che lavorano da poco e quelle che si stanno approcciando al mondo del lavoro rischiano di non vivere mai questo sogno fatto di affetti e tantissimo tempo a propria disposizione.

Per poter ricevere la pensione, infatti, è necessario rispettare una serie di requisiti, da alcuni punti di vista anche molto stringenti: in caso contrario si rischia persino di perdere tutto ciò che abbiamo versato in anni di lavoro.

Vediamo nel dettaglio quali requisiti bisogna avere per poter ottenere la pensione e come evitare di perdere tutto il nostro versato all’Istituto previdenziale.

Pensione: non lasciare che il tuo sogno ti sfumi tra le mani

Due sono i requisiti per poter andare in pensione: il compimento dei 67 anni di età e l’aver versato 20 anni di contributi all’Inps. Sembra tutto così chiaro, e invece non lo è: infatti non è detto che un anno solare di versamenti corrisponda a un effettivo anno di contributi.

Questo dipende, infatti, dall’ammontare della retribuzione, che viene ridefinito, per altro, a ogni anno. Quest’anno, nel 2024, è pari a 239,44 euro lordi a settimana, che corrispondono a uno stipendio di circa 950 euro. Questo significa che chi guadagna di meno rispetto a tale cifra dovrà versare contributi per altri mesi per poter raggiungere quello che è effettivamente considerato un anno di contributi.

Pensione che sfuma (pexels.com) - lineadiretta24.it
Pensione che sfuma (pexels.com) – lineadiretta24.it

La differenza tra il lavoro prima o dopo il 1996

Per quanti abbiano iniziato a lavorare dopo il 1996 la situazione è cambiata ancora, in quanto la somma che sarà percepita, dunque l’assegno di pensione, deve essere almeno pari all’ammontare dell’Assegno di inclusione, cioè circa 534,41 euro. Per raggiungere questa somma, è necessario uno stipendio mensile di 1415 euro lordi, o, in alternativa, è necessario lavorare fino a 71 anni.

Chi, nonostante una vita di lavoro, non riesca ad andare in pensione, rischia di perdere un ammontare denaro davvero cospicuo, per non parlare delle libertà che il periodo della pensione dà a chi ha lavorato per tutta la vita ed è sempre stato impegnato in questo senso.