Re del Marocco grazia 5.000 persone dall’accusa di detenzione e spaccio di cannabis: il paese a un passo dalla legalizzazione
Un atto regio che mette a nudo la probabile direzione del Marocco verso la legalizzazione della cannabis: tutti graziati.
Mentre in Italia si va verso la rinnovata illegalità anche della cannabis medica, in Marocco un forte segnale arriva dallo stesso Re che ha preso la decisione di graziare ben 4.831 persone accusate di detenzione e spaccio di cannabis.
Mohammed VI ha graziato migliaia di persone, un annuncio che giunge attraverso il Ministero della Giustizia del Marocco nel giorno della vigilia della Rivoluzione del re e del popolo, la festa nazionale marocchina che commemora la fine del protettorato francese.
Dopo la grazia a più di 4000 persone, Mohammed VI ha deciso di estenderla ad altre 685, così che le persone che hanno ricevuto la grazia in questo frangente sono arrivate a essere ben 5.516.
La grazia, detta anche provvedimento di clemenza, è senza dubbio un passo avanti verso la legalizzazione della cannabis a scopo medico e industriale: si tratta di un passo importante per la nazione, che avrà, senza dubbio, importanti risvolti anche dal punto di vista del commercio e della situazione mondiale, scoraggiando in parte i traffici illeciti.
Marocco verso la legalizzazione della Cannabis
La cannabis è sempre stata considerata una sostanza ambigua, con effetti, sì, psicotropi, ma lievi e indicata anche per il sollievo e la cura di alcune malattie, specie se coltivata con livelli di THC e CBD sotto una certa soglia.
Secondo il direttore dell’Agenzia nazionale per la regolamentazione delle attività della cannabis Mohamed El Guerrouj l’iniziativa presa dal Re del Marocco e l’intenzione di legalizzare la cannabis “è un’iniziativa eccezionale che renderà più facile per questi agricoltori e le loro famiglie vivere in pace e partecipare alle nuove dinamiche della legalizzazione”.
Il passo del Marocco e l’influenza sull’ordine mondiale
A esprimersi in materia anche l’Huffington Post, che prevede una diminuzione di traffici illeciti a fronte di una eventuale legalizzazione da parte del Marocco. Non solo: le Nazioni Unite ricordano che il Marocco è il primo produttore mondiale di cannabis, che già nel 2021 aveva emanato provvedimenti legislativi in cui era pienamente legittimato l’uso industriale e medico della pianta, autorizzandone la coltivazione in tre diverse province della regione del Rif.
Proprio in questa area del Paese, infatti, la coltivazioni di Cannabis è una attività che va indietro di secoli. Senza dubbio la decisione di Mohammed VI e la direzione presa dal Marocco avranno un certo peso a livello mondiale.