Fermi tutti, arriva l’Evasometro: come funziona il nuovo diabolico strumento dell’Agenzia delle Entrate
Sta per arrivare l’Evasometro, uno strumento di tortura fiscale che l’Agenzia delle Entrate ha messo a punto, ecco come funziona.
Per lunghi mesi se ne tanto parlato del Redditometro, una parola che sembrava essere una sorta di quiz a premi in pieno stile Amadeus oggi Gerry Scotti. In realtà non era proprio un quiz a premi, anzi era un modo per cercare di andare a controllare nella maniera migliore l’economia italiana.
Sappiamo molto bene che nella nostra penisola una delle maggiori piaghe che dobbiamo affrontare in maniera quasi quotidiana è le evasione fiscale. Ovviamente nessuno mette in dubbio che ci siano dei problemi a livello economico e che le famiglie fatichino ad affrontare tutte le spese di cui sono protagoniste. Ma questo non giustifica e mancato pagamento delle tasse che porta a problematiche a tutto il paese.
Ecco per quale motivo anche quest’anno si fa avanti il bisogno di trovare una soluzione a tutto questo. Un mezzo che sia effettivamente efficace.
In tale prospettiva è stato introdotto l‘Evasometro, questa volta più che un quiz premi sembra uno strano attrezzo per prendersi cura o della casa o del giardino. Invece potrebbe essere la svolta per contrastare l’evasione fiscale in Italia.
Addio Redditometro, benvenuto Evasometro
A cambiare parte dell’economia italiana è stato il decreto 108 del 2024, emanato il 5 agosto di quest’anno, è andata ad eliminare in maniera definitiva il redditometro. Quindi l’agenzia delle entrate non andrà più a controllare la differenza sostanziale tra il reddito dichiarato è quello che risultava dagli indici di capacità contributiva.ricordiamo che tra quest’ultimi erano presenti l’acquisto di una casa, il mutuo, assicurazioni, visite mediche, abbonamenti e animali domestici.
Sembra che il metodo che era stato introdotto qualche anno fa non si effettivamente efficace per andare ad eliminare il problema dell’evasione fiscale. Ecco per quale motivo si è deciso di introdurre l’evasometro, che modifica la disciplina del redditometro solo in parte.
Ecco allora cosa cambia
Con l’introduzione dell’evaso si va a parlare di una soglia di scostamento che il contribuente non dovrà superare se non vorrà essere protagonista di controllo ulteriori da parte del fisco. La prima soglia decisa è quella del 20%, la seconda è pari a 10 volte l’importo dell’assegno sociale unico.
In prima istanza il fisco andrà ad effettuare una valutazione del rischio di evasione, prima di andare a intervenire soggetto dichiarato. Il contribuente si potrà comunque difendere nel caso in cui lo scostamento sia giustificabile.