Un ‘like’ di troppo sui social: 14 enne si becca una coltellata dal coetaneo
Genova lo scenario dell’ennesima manifestazione di violenza per futili motivi ai danni di un giovanissimo.
Il tutto è accaduto a Sori proprio nella giornata dedicata alla festività di Ferragosto, una celebrazione in cui si dovrebbe ricordare e onorare l’ascesa al cielo della Madonna.
Secondo le ricostruzioni e i racconti delle persone coinvolte, però, un particolare davvero bizzarro sarebbe alla radice dell’accoltellamento avvenuto tra due giovanissimi: un semplice like su una piattaforma social.
Si tratta solamente dell’ennesimo segnale che ci ricorda quanto sia necessaria non sono una educazione sessuale e affettiva all’interno delle scuole che aiuti a gestire sentimenti come la gelosia o la frustrazione, ma anche di una legislazione dedicata e una educazione ancora più specifica verso il mondo virtuale.
I media locali hanno divulgato una storia che per la maggioranza delle persone ha dell’incredibile: la mela della discordia, dunque il movente dell’aggressore, risiederebbe nel fatto che la vittima avrebbe messo un like alla foto di una ragazza sui social.
Un giovane di quattordici anni ci rimette quasi la vita
Il quattordicenne sembra non essere al momento in pericolo di vita. Egli, dopo l’aggressione, è stato ricoverato all’ospedale San Martino di Genova, giungendo in pronto soccorso in codice rosso. L’aggredito è stato operato durante la notte, operazione che sembra aver avuto un buon esito viste le sue condizioni.
Ad aggredirlo un tredicenne che avrebbe colpito la vittima all’addome, al fianco e a una gamba con un coltello a serramanico. Un atto di una violenza incredibile che non fa altro che mettere in allerta – si spera – le autorità e le istituzioni così come le famiglie che hanno a questo punto il dovere di prestare attenzione a particolari segnali che possano essere indizi di cosa possa accadere.
Dal particolare al nazionale: l’evidente problema sociale
Si ritiene troppo spesso che questi siano casi isolati opera di “mostri” o persone profondamente e particolarmente disturbate: in realtà questo tipo di violenza è uno schema e le sua radici vanno ricercate in schemi educativi e scarsa attenzione alla salute mentale.
Quanto accaduto a Sori altro non è che uno dei numerosi campanelli si allarme ai quali spesso non si presta affatto la dovuta attenzione. Istituzioni e famiglie farebbero meglio a cogliere, invece, i segni di disagio psichico e sociale che caratterizzano le generazioni del nuovo millennio.