Pedoni investiti, nuova sentenza Cassazione: non vedranno un quattrino di risarcimento
Vita dura per i pedoni: se ti investono nessuno ti riconoscerà alcun tipo di risarcimento, oltre al danno la beffa.
Per ovvi motivi i pedoni sono le entità più tutelate quando si parla di regole della strada: per loro vi sono una serie di servizi, basti pensare alla funzione delle strisce pedonali, troppo spesso ignorate durante la guida da automobilisti prepotenti.
Quando un pedone viene investito sulle strisce pedonali, infatti, a meno che non vi siano condizioni davvero rare e particolari, la ragione in una eventuale lite è la sua e gli sarà riconosciuta almeno una somma in denaro.
Cosa succede, però, quando un pedone viene investito al di fuori delle strisce pedonali? Sono tante le condizioni da valutare in questo caso, i fattori che intervengono devono essere ogni volta valutati singolarmente – il tipo di strada, la velocità dell’automobile e molto altro.
Nello specifico una sentenza del Tribunale di Palermo ha riguardato proprio una simile fattispecie: ecco in che condizioni è avvenuto il tutto e i motivi per i quali al pedone non è stato riconosciuto nemmeno un centesimo.
Pedone “alla riscossa”, fuori dalle strisce non ti pagano
La sentenza del tribunale di Palermo risale a pochi giorni fa, il 9 luglio del 2024: si è trovato infatti a legiferare in materia di una richiesta risarcitoria da parte di un pedone investito fuori dalle strisce.
Ecco cosa era accaduto e come era stata formulata la richiesta: l’attrice, un’anziana signora, chiedeva il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti a seguito di un investimento, mentre stava attraversando la strada, da parte di un motociclo il cui conducente “procedeva a velocità sostenuta senza avvedersi della presenza del pedone”. Leggendo questo tipo di richiesta, sembrerebbe evidente una accoglienza del giudice per quanto riguarda la richiesta di risarcimento: e invece la situazione si è ribaltata del tutto.
Nessun risarcimento: la decisione del giudice
Dopo l’escussione dei testimoni della richiedente il giudice, alla luce delle prove orali ascoltate, ha ritenuto che il “conducente della moto ha fornito prova della sua diligente condotta di guida” e della “condotta assolutamente imprevedibile e imprudente del pedone” ed ha, per l’effetto, rigettato la richiesta di risarcimento dell’attrice.
Uno dei testimoni di controparte, infatti, avrebbe smentito quanto affermato dalla parte attrice: per questo motivo, in tal caso il pedone non ha ricevuto alcuna somma in corrispondenza dei danni fisici e non che avrebbe riportato.