Decreto Salva casa: ultima fermata per sanare gli abusi | Abitabilità anche per sottotetti e topaie da terzo mondo
Si possono finalmente sanare gli abusi, tutto grazie a quello che viene chiamato Decreto Salva Casa, ecco in che modo sfruttarlo.
Purtroppo in Italia è ancora un problema che deve essere affrontato nella maniera corretta, quello dell’abusivismo edilizio. Le regole per costruire anche piccole parti delle nostre abitazioni sono estremamente ferree, nel caso in cui vengono annesse delle parti non regolari, quello che si rischia e che si venga costretti a rimuovere la parte, oltre a pagare un’importante multa.
Lo scorso maggio dal Consiglio dei Ministri è stato approvato il decreto salva Casa, ovvero il D. L. 69/2024. Esso avrebbe il compito di andare a ridurre la burocrazia che tanto ci stringe e che spesso rende difficile delle pratiche che in realtà potrebbero essere molto più snelle.
Decreto in questione sarebbe stato approvato per autorizzare in maniera veloce interventi di piccole edilizia all’interno dell’abitazione. Tra non molto esso diventerà legge, cono conosci nel contenuto si rivela indispensabile per poter intervenire in modo tale che chiunque voglia apportare delle migliorie alla propria abitazione possa farli in maniera semplice.
Andiamo quindi a scoprire quali sono i punti salienti del decreto salva Casa, che tanto sta facendo parlare.
Nuova possibilità per le opere di riqualifica
La modifica apportata dalla commissione ambiente della camera ha deciso che nel caso in cui vi sia un abusi edilizi all’interno di un condominio, si potranno intraprendere opere di riqualificazione, gli interventi saranno possibili sia sulla singola abitazione che sulle parti comuni dell’edificio. Ma questa non è l’unica novità inserita all’interno del decreto salva casa.
Anche i mega i micro appartamenti potranno essere abitati, questo vale anche per le superfici inferiori a 28 m quadri e con un’altezza inferiore ai 2,70 m, con limite posto a 2,40 m. Anche i sottotetti potranno diventare delle abitazioni.
Tolleranza costruttiva e vincolo paesaggistico
Sempre la commissione ha approvato un altro emendamento il quale prevede che sia possibile sanare le difformità anche nel caso in cui le abitazioni si trovino in zone con vincolo paesaggistico. La sanatoria potrà essere applicata a tutti gli immobili con vincolo storico, artistico e archeologico.
Infine vi sarà una maggiore tolleranza costruttiva che passerà al 6% per gli immobili al di sotto dei 60 m quadri, e 5% se al di sotto dei 100 m quadri.