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Caffeina contro il diabete, tutto merito del gene CYP1A2: lo conferma nuovo studio pubblicato su Science Alert

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Il caffè contro il diabete – Lineadiretta24.it (foto Chevanon Photography da Pexels)

Chi soffre di diabete potrebbe trarre giovamento dalla caffeina. Secondo uno studio scientifico il caffè è molto utile a chi è affetto da questa patologia. 

Moltissime persone in tutto il mondo sono affette da diabete. Una patologia silenziosa e subdola, che colpisce all’improvviso senza quasi dare sintomi, ma che può comportare diversi problemi con l’andare del tempo.

Il diabete causa un eccesso di zucchero nel sangue dovuto ad un errata o insufficiente produzione di insulina, l’ormone che regola questo processo.

Si deve necessariamente curare mediante farmaci in quanto malattia cronica, che non guarisce ma che può peggiorare. Oltre ad adottare uno stile di vita attivo e un’alimentazione povera o priva di zuccheri.

Oggi la scienza dimostra che la caffeina può essere un buon alleato per tutti coloro che soffrono di questa odiosa malattia. Scopriamo cosa dicono gli studi.

Caffeina contro il diabete: gli studi

A dare buone notizie è uno studio pubblicato su Scienze Alert che spiega: “I livelli di caffeina nel sangue potrebbero influenzare la quantità di grasso corporeo, un fattore che a sua volta potrebbe determinare il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari”. Lo studio è stato condotto da un team del Karolinska Institute in Svezia, dall’Università di Bristol nel Regno Unito e dall’Imperial College di Londra nel Regno Unito.

Analizzando le conseguenze del consumo di caffè su circa 10mila soggetti di età, etnia e genere diverso, si è evinto che “le persone con una massa corporea inferiore avevano un rischio inferiore di diabete di tipo 2 . La velocità con cui la caffeina viene scomposta può influenzare la tua suscettibilità a questa malattia”.

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I benefici della caffeina – Lineadiretta24.it (foto di Pixabay da Pexels)

Un gene ti aiuterà

Lo studio poi fa riferimenti ai geni e afferma: “In generale, coloro che presentano delle variazioni che interessano i geni, ovvero CYP1A2 e un gene che lo regola, chiamato AHR, tendono a scomporre la caffeina più lentamente, consentendole di rimanere nel sangue più a lungo”.

Ma c’è di più. Contrariamente a quanto abbiamo sempre pensato “La relazione tra caffeina nel sangue e un minor rischio di diabete di tipo 2 è stata osservata in un gran numero di partecipanti, ma non ci sono prove che alti livelli di caffeina causino malattie cardiovascolari”. Ovviamente questo non significa poter bere litri di caffè al giorno, ma due – tre tazzine potrebbero apportare addirittura benefici al nostro stato di salute. Come sempre la verità è che sono gli eccessi a fare male, la giusta via è sempre nel mezzo.