Juice jacking: la pericolosissima pratica che usi fare ogni giorno con i tuoi dispositivi mobili | C’è qualcuno pronto ad aspettare il prossimo pollo che ci casca
Un’abitudine davvero diffusa di cui sarebbe bene liberarsi: i truffatori sono in attesa che tu compia questo gesto apparentemente innocuo.
Lo smartphone sta diventando il nostro “secondo cervello”, un tipo di progresso molto interessante che porta anche tanti vantaggi, ma che, contemporaneamente, sta modificando nel senso più profondo alcune funzioni proprie della sfera cognitiva umana.
Ad esempio più andiamo avanti con le generazioni, più queste hanno difficoltà a concentrarsi: e, no, non parliamo di disturbo dell’attenzione, ma semplicemente dell’abitudine che tutti noi abbiamo adottato di voler essere continuamente stimolati e intrattenuti in modo, però, superficiale.
Emblematico è il diffuso utilizzo del social Tik Tok, diffuso soprattutto dalla generazione Z in poi, che funziona soprattutto per la brevità dei video che vengono proposti dai vari creator. Inoltre, non tutti sono a conoscenza dell’altro lato della medaglia della comodità di avere ogni dato conservato sul proprio smartphone.
Negli ultimi tempi, infatti, una pratica di raggiro di possessori di smartphone – praticamente tutti, o quasi – sta diventando sempre più diffusa visto la sua efficacia, che si basa su una abitudine che nessuno penserebbe possa essere dannosa per sé e per i propri dati.
In agguato ad aspettare che tu lo faccia: caricabatterie a portata di mano
Con l’utilizzo diffuso – e spesso ossessivo – dello smartphone, molti luoghi pubblici, come aeroporti o alcuni mezzi di trasporto, si stanno munendo di postazioni per la ricarica dei dispositivi.
Connettere il tuo telefono alle porte USB presenti nei luoghi pubblici, però, non è affatto sicuro, in quanto ti espone al rischio della pratica dei Juice jacking: ecco in cosa consiste questa nuova tecnica di furto.
Juice Jacking: ecco come non farti fregare
Il Juice Jacking è una tecnica di attacco informatico che sfrutta la connessione dati stabilita quando colleghi il tuo dispositivo a una porta USB. Infatti, oltre a caricare la batteria, il connettore può anche trasmettere dati proprio come farebbe quando lo connettete al vostro pc, ad esempio.
Questo metodo è utilizzato dai truffatori per accedere a dati importanti come password, foto personali, e-mail, messaggi di testo, contatti e dati finanziari. Inoltre, grazie a questa diabolica tecnica, è possibile copiare tutti questi dati sui propri dispositivi per utilizzarli in modo fraudolento. Per fare sì che questo accada, i criminali informatici possono modificare le porte USB pubbliche o addirittura creare speciali cavi di ricarica che contengono malware. Per evitarlo è sempre bene portare con sé il proprio cavo usb.