Malattie oncologiche: finalmente INPS passa nuovi sussidi e riconosce il diritto alla Legge 104
INPS ha deciso di passare dei nuovi sussidi e quindi riconosce il diritto alla 104 a tutti i malati oncologici. Ecco le novità da sapere.
La disciplina imposta dall’INPS per quello che riguarda la legge 104 non è semplice e sono in molti a non sapere in che modo occorre agire per poterne avere dei benefici. La legge 104 è stata inserita nel sistema italiana al fine di riuscire a tutelare una particolare fascia della popolazione, ovvero coloro che sono affetti da disabilità.
Sono numerosi i cavilli burocratici che occorre riuscire a gestire per riuscire ad avere tutti i diritti a cui la legge 104 da accesso. Essi riguardano moltissimi ambiti, tra cui una serie di sussidi che dovrebbero permettere ai malati di soddisfare specifici bisogni.
Numerosi sono i dubbi per quello che riguarda l’applicabilità della Legge 104 a coloro che sono o sono stati malati oncologici. Sappiamo bene quanto ad oggi, le malattie di questo genere, sono purtroppo molto comuni e comprendere quali sono i diritti a cui si ha accesso è indispensabile.
Dopo una serie di dubbi e di perplessità a riguardo, adesso sarebbe intervenuta l’INPS ad offrire dei chiarimenti. Quindi proprio l’ente avrebbe chiarito quelle che sono le prestazioni e i servizi che vengono riconosciuti a coloro a cui sono stati diagnosticati dei tumori.
I diritti di cui godono lavoratori e lavoratrici
L’INPS come primo passo ha deciso di chiarire quelli che sono i diritti che hanno i lavoratori e le lavoratrici che, loro malgrado sono stati colpiti da una malattia di tipo oncologico. Per loro è fatto salvo il finito di conservare il posto di lavoro per il periodo di comporto, ovvero quello di malattia per cui il datore di lavoro non può licenziare.
Ma oltre a questo il dipendente non ha il dovere di rispettare la fasce orarie per le visite fiscali. Questo vantaggio è dato dal bisogno di sottoporsi a terapie salvavita.
Le prestazioni a cui si ha diritto con il riconoscimento dell’invalidità
Innanzitutto chi presenta determinate condizioni può godere di pensione di inabilità, data dall‘incompatibilità con lo svolgimento di qualsiasi lavoro. Questo vale soprattutto per i dipendenti pubblici, i quali hanno anche diritto alla pensione di inabilità ordinaria. Invece per i dipendenti privati e gli autonomi, ciò che viene riconosciuta è la pensione di inabilità per infermità o difetto fisico o mentale.
Le prestazioni economiche a cui si ha diritto è l’assegno mensile se si riduce la capacità lavorativa di almeno il 74%, pensione di inabilità e indennità di accompagnamento nel caso in cui vi sia incapacità di compiere atti quotidiani o impossibilità di deambulare.