“Prima commettevo questi 5 errori lavorando in smart working: ora non li faccio più e vivo molto meglio” | Consigli per migliorare la tua salute mentale e la produttività
Lavori in smart? Ecco quali sono gli errori più frequenti: elimina queste cattive abitudini per una vita più salutare e dinamica.
Lo smart working, ovvero la possibilità di lavorare da casa, ha visto una crescita e una diffusione esponenziale a partire dalla pandemia di covid-19 che ha avuto inizio nel 2020 e si è trascinata poi per gli anni successivi: alcune delle abitudini sviluppate nel corso della diffusione di questo virus sono rimaste, tra queste le pratiche che sono entrate a far parte della società sono la Didattica a distanza (per le università soprattutto) e lo smart working.
Anche se lo smart working porta moltissimi vantaggi sia per il lavoratore, che risparmia tempo e soldi necessari per spostarsi, sia per il datore di lavoro, basti pensare al risparmio economico che si ottiene evitando di accendere le luci all’interno dell’ufficio anche solo per una giornata, ci sono una serie di aspetti da considerare che possono essere nocivi e riguardano la vita sociale e la salute mentale.
Sono molti, quindi, i vantaggi, al punto che alcune aziende hanno adottato una politica full smart, mentre altre hanno preferito un più equilibrato ibrido che vede la presenza obbligatoria in ufficio solamente per alcuni giorni a settimana oppure al mese.
Se sei tra i lavoratori che fanno smart working per uno o più giorni a settimana, allora è necessario che adotti degli accorgimenti per evitare di incorrere in problemi che riguardano la salute mentale e la stessa produttività. Ecco quali sono gli errori più frequenti del dipendente in smart.
Cinque errori da evitare quando sei in Smart working
Alcune persone che sono ormai esperte di smart working perché lo facevano anche in tempi non sospetti hanno identificato delle abitudini che possono risultare nocive soprattutto se ripetute per un tempo molto lungo.
Tra queste è presente il lavorare in pigiama: non si tratta di una abitudine salutare in quanto non va a delimitare il momento di riposo rispetto a quello lavorativo, dando l’impressione di non stare mai del tutto lavorando né del tutto riposando.
Le quattro abitudini da modificare quando lavori da casa
Un altro errore comune è costituito dalla mancata delimitazione di uno spazio dedicato al lavoro in casa: una delimitazione consente di evitare di poter pensare di lavorare ovunque, incluso, magari, il letto. Altra cosa da evitare è quella di mangiare davanti al computer: è sempre bene prendersi il tempo per le proprie esigenze vitali durante il lavoro.
Bisogna, inoltre, fare delle pause e, contemporaneamente, evitare di distrarsi: in questo modo non si intacca la propria produttività ma non si arriva a un punto di saturazione lavorativa.