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Semaforo con luce blu: perché la stanno mettendo e a cosa serve? Non andare in tilt come tutti gli altri

Luce blu (pexels.com) - lineadiretta24.it
Luce blu (pexels.com) – lineadiretta24.it

Una luce blu al posto di quella verde, niente paura: se ti trovi in questo luogo ecco cosa devi fare, nessuno spiazzamento.

Una luce blu al posto di quella verde in un semaforo: sembra un altro pianeta, invece non è che un fraintendimento, un semplice errore di tipo linguistico. I tre colori convenzionali dei semafori, infatti, affondano le radici nella viabilità ferroviaria e nascono negli Stati Uniti.

Subiscono poi una esportazione a livello quasi globale in quanto costituiscono un ottimo metodo per incrementare la sicurezza stradale, dei segnali interpretabili da chiunque, anche le persone non alfabetizzate, per la direzione del traffico.

A stabilire l’utilizzo dei semafori e i tre colori utilizzati è stata la Convenzione internazionale di Vienna del 1968, a cui hanno aderito ben 71 paesi, tra i quali anche il lontano Giappone, dove, però, c’è stato un intoppo.

Infatti in Giappone la parole “ao” significa sia blu che verde: da qui è nato il grande equivoco visto che proprio questo termine è stato utilizzato anche nei documenti ufficiali del governo giapponese per le specifiche dei semafori.

I semafori in Giappone: se vedi blu vuol dire via

Nel 1973 scoppiò una vera querelle che riguardava le parole “ao” e la parola “midori” (più comunemente utilizzata per “verde”) tra i linguisti, e, infine, invece di procedere alla sostituzione della prima parola con la seconda, il Governo ha optato per una soluzione diversa.

Semplicemente, il Giappone ha voluto assolutamente adeguarsi agli standard internazionali, facendo diventare progressivamente i semafori da blu a verdi.

Semaforo verde (pexels.com) - lineadiretta24.it
Semaforo verde (pexels.com) – lineadiretta24.it

Basta inserire sempre più giallo…per adeguarsi a tutto il mondo

Per molti anni, comunque, nel Paese del Sol Levante ci sono stati semafori con la luce blu al posto di quella verde, una difformità rispetto ai Paesi della convenzione che oggi si può dire, alla fine, risolta.

Sono numerosi gli errori di traduzione e gli equivoci linguistici che si sono susseguiti nella storia internazionale: basti pensare al famoso cammello che non passa per la cruna dell’ago, una traduzione che ha risentito delle continue riscritture del testo, precedenti all’invenzione della stampa. Fortunatamente, in questo caso, l’errore è stato man mano corretto e oggi il Giappone presenta le luci dei semafori di colore verde: se decidete di visitare questo meraviglioso Paese non vedrete luci blu, solamente un mondo molto diverso rispetto al nostro dal fascino irresistibile.