Antitrust condanna fornitori energia: imprese dovranno risarcire 4 milioni di famiglie | Controlla di essere negli elenchi
I fornitori di energia elettrica sono destinati a risarcire ben 4 milioni di famiglie, ecco cosa c’è da sapere sulla decisione dell’antitrust.
Nell’ultimo periodo in più di una occasione si è parlato di fornitura di energia elettrica. La verità è che il caro delle bollette ancora oggi ci tocca molto da vicino. In questa prospettiva sono molti coloro che decidono di optare per le energie rinnovabili, come quella fotovoltaica.
Ma questo non è sufficiente per un buon risparmio e occorre quindi mettere in atto una serie di accorgimenti che si rivelano essere veramente fondamentali per abbattere i costi.
In questi giorni però, sono altre le notizie che si sono conquistate le attenzioni delle cronache e dei consumatori. Si vocifera di un rimborso per milioni e milioni di famiglie. Esso sarebbe dovuto per quello che riguarda le bollette che sono state già pagate nel 2022 e per cui occorre avere un rimborso.
Ad indagare in merito a quello che è successo è l’antitrust, l’ente per la protezione dei consumatori avrebbe quindi rilevato delle irregolarità nel comportamento delle aziende che forniscono energia elettrica. Un riscontro questo che dovrebbe permettere alla maggior parte delle famiglie di ottenere un rimborso su un importo speso.
Le dichiarazioni dell’antitrust
L’antitrust ha dichiarato che negli ultimi giorni sono stati avviati dei provvedimenti specifici nei confronti di 5 delle imprese fornitrice di energia elettrica o di gas. I provvedimenti in questione sarebbero stati avviati nel 2023 e sono 600 mila i consumatori che dovrebbero avere accesso al rimborso.
Ovviamente oltre all’obbligo di provvedere al pagamento del rimborso le società sono condannate anche a pagare delle multe piuttosto salate per via di quello che è un comportamento assolutamente non regolare. La vicenda che è finita poi nell’occhio del ciclone avrebbe richiesto l’intervento dell’AGCOM.
Ecco cosa sarebbe successo
Per via della crisi economica che ha colpito l’Italia il Decreto Aiuti Bis aveva previsto che non ci fossero aumenti unilaterali per il periodo che andava dal 10 agosto 2022 al 30 agosto 2023.
Un divieto questo che non è stato rispettato. Gli aumenti sono stati così elevati da raggiungere livelli veramente troppo elevati per quello che riguarda i prezzi dell’energia elettrica. Le aziende coinvolte sono Enel Energia, Eni plenitudine, Acea, Iberdrola Clienti Italia, Edison e Dolomiti energia.