Tassa sui morti, tassa sull’ombra, tassa sulle paludi: l’elenco completo delle assurdità made in Italy non compensate da servizi adeguati
Sono già odiate benché dovute, le tasse, ma quando poi sono assurde come sopportarle? Eppure ne abbiamo una lista intera.
In Italia si sa, abbiamo più tasse che in moltissimi altri Paesi. Siamo un popolo di tartassati, come diceva il grande e indimenticabile Totò in uno dei suoi film più esilaranti.
Purtroppo però come ben sappiamo le tasse vanno pagate, poiché è attraverso di esse che lo Stato può garantire tutta una serie di servizi utili alla comunità di cui usufruiscono i cittadini.
Una interessante teoria sarebbe quella che se tutti pagassero, se non esistesse più evasione fiscale, ci sarebbero meno tasse per tutti. Ma è una teoria, appunto. O forse un’utopia.
Quello che forse non tutti sanno è che accanto a quelle più comuni, e odiate, ce ne sono alcune talmente assurde da non avere quasi ragione di esistere. Scopriamone qualcuna.
Le tasse più odiate
Tra le tasse più odiate dai cittadini italiani ne possiamo annoverare senza ombra di dubbio due in particolare. La prima è quella automobilistica, il bollo auto. Un balzello regionale che devono pagare annualmente tutti i proprietari di automobili, anche se non circolano più. La discriminante è l’iscrizione al PRA, ovvero il Pubblico Registro Automobilistico. A pari merito in quanto a odio abbiamo il canone Rai, anche questo annuale.
Chiunque possegga un apparecchio televisivo deve pagare, e da quando la tassa è stata introdotta direttamente nella bolletta dell’energia elettrica non è possibile evaderla. E difatti è stata diminuita. Ma queste sono le più note, e odiate. Vediamo quelle assurde.
E quelle più assurde
Tra le tasse definite più strane, assurde e forse ingiuste, la prima della lista è quella sui morti. Anche se è improprio chiamarla così, però i familiari di un defunto devono affrontare alcune spese legate al decesso tra cui, appunto, quella riguardante l’emissione del certificato di constatazione del decesso, o meglio il certificato necroscopico. Il costo non è altissimo, ma sembra alquanto ingiusto. A cui vanno aggiunti i diritti cimiteriali, e qui la cifra sale di molto. E cosa dire della tassa sull’ombra? La paga chiunque installi una tenda o simili che faccia ombra sul marciapiede, in quanto viene così considerata occupazione del suolo pubblico (che è un’altra tassa). È a discrezione dei singoli comuni e si applica anche a tende e insegne pubblicitarie.
Proseguiamo nella lista delle assurdità con la tassa per raccogliere i funghi. Si tratta in pratica di un’imposta di bollo da versare per ottenere un permesso, previa frequenza di un corso per distinguere i funghi commestibili da quelli velenosi. Infine chiude l’ideale classifica una tassa che definire anacronistica è dir poco. Si tratta di quella sulle paludi. Un servizio di bonifica che si paga annualmente ad esempio nel napoletano e che non ha più ragione di essere.