Arriva una nuova pillola che ritarda il giorno della tua morte | Principio attivo scoperto sull’isola di Pasqua: lo studio su ‘Nature’
Non è l’elisir di lunga vita, ma un farmaco: il principio attivo sembra essere stato rintracciato sull’Isola di Pasqua.
Il segreto dell’eterna giovinezza e l’eliminazione della rote sono due temi che da sempre accompagnano la leggenda e le narrazioni umane: basti pensare ai tanti miti che riguardano questi aspetti, come quello della pietra filosofale, anche nel celebre romanzo di Harry Potter oggetto del desiderio di molti.
La sconfitta della morte o la scoperta di tutti i suoi segreti è ciò a cui l’essere umano tende al momento, nell’intento di capovolgere la natura delle cose ancora una volta e volgere a proprio favore le paure insite nell’umanità.
Siamo ancora lontani da questo, ma grazie a questa nuova scoperta possiamo dire che è stato fatto un piccolo passo: il focus della ricerca è un farmaco chiamato rapamicina, utilizzato per prevenire il rigetto da parte dell’organismo di trapianti di organi o midollo osseo.
Non si tratta di un nuovo farmaco piuttosto di un nuovo aspetto proprio della rapamicina, scoperta sull’Isola di Pasqua e descritta nel 1965 come prodotto del batterio Streptomyces hygroscopicus da ricercatori canadesi. Ecco quali sono le nuove prospettive che un approccio diverso ha aperto per l’umanità.
Rapamicina: non più i soliti utilizzi, ecco le novità
A parlare della possibilità di riduzione o rallentamento dell’invecchiamento è stata, Ventura Simonovich , presidente dell’Associazione Argentina di Farmacologia Sperimentale e capo della Sezione di Farmacologia Clinica dell’Ospedale Italiano di Buenos Aires, che ha affermato che “l’invecchiamento avviene a causa dell’infiammazione , soprattutto in diverse aree del corpo umano, compreso il sistema cardiovascolare. Si ritiene quindi che, prendendo di mira l’infiammazione con un farmaco, si potrebbe ritardare l’età della morte e migliorare la qualità della vita”.
Ed è in questo solco che entra in gioco la Rapamicina, che è stata studiata in base alla sua interazione con alcune cavie: gli studi, però, hanno dimostrato qualcosa di davvero rilevante, così tanto che tale ricerca è stata pubblicata su Nature.
Lo studio pubblicato sulla rivista Nature
Lo studio fu pubblicato su Nature nel 2009 e dimostro come la rapamicina aveva prolungato la vita di alcuni topi fino al 38%: preso in dosi basse sembra che sia utile a ridurre l’infiammazione, principale causa fisica dell’invecchiamento, come già detto.
A partire da questa importante evidenza, oggi vi sono una serie di ricerche che mirano all’utilizzo in tal senso della rapamicina, in tema di salute orale, oncologia e molti altri.