WhatsApp decrittografato: l’UE impone il suo diktat e lascia le tue chat esposte al controllo sui contenuti | È l’inizio della fine
Fine della privacy per chi utilizza l’app di messaggistica più famosa: tra poco WhatsApp sarà decrittografato, lo userai ancora?
Fino ad oggi chi ha usato WhatsApp, l’app di messaggistica più utilizza in tutto il mondo, ha avuto una certezza: le sue chat al sicuro da occhi indiscreti.
Uno speciale sistema di comunicazione, detto crittografia end – to – end, garantisce infatti l’anonimato. Solo chi scrive e chi riceve il messaggio può leggerne il contenuto. Questo è ciò che garantisce l’azienda.
E se questa privacy dovesse venire a mancare, chi continuerebbe ad usare l’app? Potremmo scoprirlo presto.
A quanto pare l’Unione Europea sta per cambiare le regole, e chi vuole continuare ad utilizzare WhatsApp, ma anche Telegram e Signal, dovrà adeguarsi.
WhatsApp decrittografato: il cambiamento
I motivi che hanno spinto l’Unione Europea a fare una simile richiesta sono in realtà nobili, anche se vengono vissuti come una violazione dei propri diritti. In pratica essa vorrebbe introdurre la possibilità di controllare le chat degli utenti per contrastare crimini orribili come la pedopornografia. E perseguire così chiunque si renda responsabile di questo terribile e odioso reato.
Quali sono le conseguenze? Come riportano alcune testate, il capo del servizio di messaggistica di Signal avrebbe già esposto il suo pensiero che non lascia dubbi: “Non esiste un modo per mantenere l’integrità della crittografia end-to-end e allo stesso tempo esporre i contenuti crittografati alla sorveglianza”. E quindi?
Cosa potrebbe succedere
Se dovesse davvero passare una simile normativa WhatsApp e le altre app simili potrebbero dover controllare tutti i contenuti dei messaggi degli utenti, e poi inoltrarli eventualmente alle autorità qualora dovessero riscontrare degli illeciti. Previa autorizzazione del diretto interessato, sembra. Che però se dovesse rifiutare verrebbe estromesso dall’app.
Al momento Signal è già sceso sul piede di guerra, annunciando un ritiro dall’Europa se le cose dovessero andare davvero in quella direzione. E WhatsApp? Al momento nessuna risposta dal colosso di messaggistica. Certo è che se dovesse chiudere davvero i battenti alle nostre latitudini sarebbe un vero peccato. Milioni di utenti sarebbero privati di un mezzo davvero utile, e spesso indispensabile, per tenersi in contatto con le persone care anche dall’altra parte del mondo. A spiegare perché sarebbe una grave violazione nonostante i nobili intenti è il portale Proton.me: “Il desiderio di dare alle forze dell’ordine più strumenti per combattere il crimine è ovviamente comprensibile. Ma le proposte sono l’equivalente digitale di dare alle forze dell’ordine una chiave per la casa di ogni cittadino e potrebbero iniziare una china scivolosa verso violazioni maggiori della privacy personale”.