Assegno di inclusione, arriva il Patto di attivazione digitale: sottoscrivilo subito o ti tolgono il contributo | È il nuovo ricatto dell’Inps
Per tutti i titolari di Assegno di inclusione arriva il Patto di attivazione digitale, lo devi sottoscrivere subito per non rischiare che ti blocchino il versamento.
L’assegno di inclusione è la nuova misura di sostegno al reddito con cui gli Italiani hanno imparato a prendere confidenza proprio in questi ultimi mesi. Era metà dello scorso anno quando il Governo italiano ha annunciato che avrebbe tolto il reddito di cittadinanza in maniera definitiva.
L’RDC aveva aiutato molto i cittadini italiani e aveva dato anche respiro a tutte quelle famiglie in netta difficoltà economica. Ma un po’ tutti sapevamo che prima o poi gli avremmo dovuto dire addio, non avrebbe di certo, potuto durate per sempre.
Ecco che allora al posto del Reddito di Cittadinanza dal 18 dicembre dello scorso anno è stato introdotto l’ADI, anche se i requisiti richiesti per poterne beneficiare erano differenti. Innanzitutto il limite reddituale che era presente anche nelle domande per quello che riguarda il Reddito di Cittadinanza. Ma l’assegno di inclusione è stato pensato in maniera specifica per quelle che sono le famiglie che sono veramente in difficoltà.
Possono quindi avere accesso all’ADI, coloro che hanno figli minori a carico, i nuclei familiari con persone ultrasessantenni e quelli in cui è presente una persona disabile. Ma vedersi accettare la domanda, non è sufficiente per avere la certezza di beneficiarne a lungo o almeno fino a scadenza.
Gli obblighi dei beneficiari
Il sistema dell’ADI avrebbe alla base lo scopo di trovare lavoro agli occupabili, oltre a controllare in maniera precisa e puntuale quella che è la regolare fruizione del beneficio. Infatti a 120 giorni dall’accettazione del beneficiari hanno l’obbligo di presentarsi presso i servizi sociali della città.
Il passo successivo, per coloro che sono considerati abili al lavoro, è quello di recarsi ed iscriversi presso i centri dell’impiego. In questo modo è possibile continuare a percepire il contributo.
Ora è il momento del centro per l’impiego
Soddisfare tutti gli obblighi che si hanno a seguito della fruizione dell’assegno di inclusione è indispensabile per continuare a vedersi accreditare il denaro concesso. Terminato l’iter con i servizi sociali si rivela importante recarsi presso i centri dell’impiego.
La convocazione arriva tramite SMS con data e ora dell’appuntamento. Qui coloro che sono occupabili compileranno la DID e daranno la loro disponibilità all’impiego. Per chi invece ne ha i requisiti sarà possibile anche pensare a un percorso di formazione.