Mutui, con questo trucco la banca è costretta a restituire parte di quello che hai già versato | Affrettati a estinguere il salasso
È a vantaggio dei privati la novità che si sta diffondendo in merito al pagamento dei mutui: lo ha deciso la Cassazione.
L’acquisto di una casa negli ultimi tempi è diventata una operazione ai limiti dell’impossibile: solamente ottenere un mutuo con delle condizioni più o meno favorevoli e tassi di interesse che non siano alle stelle è considerato un fatto quasi eccezionale.
Inoltre, la concomitante situazioni dei salari, unita al costo della vita che sembra lievitare mensilmente, rende ancora più complicato fare dei progetti concreti specialmente per i giovani, che spesso hanno dei contratti precari.
Per poter contrarre un mutuo, ovvero una tipologia di prestito che si può avere dalla banca, bisogna presentare una serie di garanzie, talvolta, infatti, non basta nemmeno un contratto a tempo indeterminato, e si è costretti a chiedere aiuto a un garante.
In tema mutuo, però, ha emanato una sentenza interessante proprio la Cassazione, che ha determinato un importante diritto da parte dell’acquirente, un diritto che può essere impugnato per ottenere alcuni costi dalla stessa banca: ecco di cosa si tratta e quali sono le condizioni in cui è possibile rivendicarlo.
Il rapporto con la banca: la Cassazione ha deciso
La sentenza della Cassazione si esplica nell’applicazione di una norma che in questo caso sembra essere in favore dei clienti di un istituto bancario che abbiano contratto un mutuo: la materia principale è quella dell’estinzione anticipata del mutuo.
La vicenda si snoda in questo modo: era il 2018 quando un cliente aveva portato in giudizio la banca con la quale aveva contratto un mutuo. A Napoli, davanti al giudice di Pace, le due parti erano comparse su richiesta del cliente che pretendeva la restituzione di 1.778,94 euro che sarebbero serviti a coprire i costi di un mutuo che, però, il cliente aveva estinto anticipatamente, come è suo diritto fare. Ecco cosa era stato deciso con la Sentenza.
La sentenza della Cassazione
In questo caso la Cassazione aveva emanato la sentenza in favore del cliente dell’istituto bancario, precisando, inoltre, che la restituzione dei costi doveva prevedere sia costi recurring, ovvero quelli legati alla durata del contratto di finanziamento, che i costi up-front, ossia i costi sostenuti per la concessione del prestito.
Le clausole che nel mutuo vanno a impedire questo tipo di restituzione sono in questo caso state rese nulla da parte della Cassazione, che le ha ritenute vessatorie per il cliente che ha contratto il mutuo.