Ferie non godute, se non le fai prima di questa data scatta un multone che te lo ricordi | Segna in calendario questa scadenza
Se non esaurisci le ferie non godute entro questa data, ecco che scatta la maxi multa, il calendario ti dice qual è la scadenza da rispettare.
Nostri cari Partita Iva, non ve la prendete a male, ma oggi vorremmo parlare di qualcosa che sta a cuore ai dipendenti, coloro che firmano un contratto e grazie ad esso possono godere di alcuni diritti, oltre ad avere anche dei doveri.
Ma soffermiamoci sui diritti, uno di questi, probabilmente quello che, insieme al ricevimento di un corrispettivo per il lavoro svolto, è più a cuore ai lavoratori, è il godimento delle ferie. Queste sono dei giorni annuali grazie ai quali i lavoratori possono staccare la spina e ricaricarsi per tornare poi a lavorare rinvigoriti.
Ogni dipendente ha il diritto a godere, nell’arco dell’anno, di 4 settimane di ferie, di cui 2 da godere in maniera consecutiva e 2 che possono essere suddivise nell’arco dell’anno lavorativo. Ma quante volte succede di sentir dire che dei dipendenti hanno dei giorni di ferie da sfruttare? Scommettiamo tante.
Anche per quello che riguarda le ferie i datori di lavoro hanno delle scadenze da rispettare e questo lo decide la stessa legislazione italiana, che cerca di difendere i diritti dei lavoratori.
Le scadenze da rispettare
La scadenza entro il quale occorre godere delle ferie è il 30 giugno di ogni anno. Entro quella data ogni dipendente deve aver goduto almeno delle ferie obbligatorie. A regolare tutto quello è l’art 10 del Decreto legislativo numero 66/2003.
Per tutti coloro che non rispettano tale normativa sono previste delle importanti sanzioni. Ovviamente esse sono a carico del datore di lavori che dovrà provvedere al pagamento nel caso in cui non permette al dipendente di godere delle ferie previste per legge.
Le sanzioni previste
Il datore di lavoro che non permette al dipendente di godere delle ferie a cui ha diritto deve pagare in anticipo i contributi relativi alle ferie non godute, oltre a dover saldare una sanzione amministrativa pecuniaria, oltre ad eventuale risarcimento dei danni richiesti dal lavoratore.
Le sanzioni previste sono dai 120 ai 720 euro per il singola lavoratore, dai 480 ai 1800 euro nel caso in cui l’infrazione si sia verificata per due anni a più di 5 lavoratori e fino a 5.400 euro se la violazione interessa più di 10 lavoratori.