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Corea del Nord: pioggia di palloncini pieni di escrementi oltreconfine | È la nuova guerra tra Pyongyang e Seul

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I leader della Corea del Sud e della Corea del Nord – Lineadiretta24.it (foto ANSA)

In opposizione da circa 70 anni, oggi tra le due Coree si sono raggiunti picchi mai sfiorati prima. La nuova guerra si fa con i palloncini pieni di escrementi.

Chi ha un minimo di dimestichezza con la storia sa bene che la guerra tra Corea del Nord e Corea del Sud va avanti da circa 70 anni.

Da quando cioè un unico Paese, come era un tempo, è stato occupato rispettivamente da Russia e Stati Uniti. Nasce così una parte fortemente comunista sotto il controllo di un’unica famiglia, e una più democratica e libera, in pieno sviluppo.

Oggi nessuno vuole cedere di un passo. E la guerra si fa con i palloncini. Palloncini pieni di letame e spazzatura lanciati da una parte all’altra del Paese.

Come si è arrivati a tanto? Cosa sta succedendo? E soprattutto, dove porterà  questa nuova frontiera mai varcata prima?

Corea del Nord: la guerra dei palloncini

Questa nuova strana guerra è iniziata il 29 maggio quando la Corea del Nord ha lanciato oltreconfine centinaia di palloncini recanti escrementi animali e spazzatura. Questo in risposta, pare, alla campagna di propaganda messa in atto dai disertori nordcoreani e da alcuni attivisti della Corea del Sud che inviano in maniera regolare palloni con “volantini anti-Pyongyang, insieme a cibo, medicine, denaro e chiavette Usb con serie tv e video musicali di artisti K-pop” fa sapere Wired.

Tutto questo è evidentemente avvertito come una minaccia dal leader nordcoreano Kim Jong Un, che cerca di mantenere il popolo sotto il suo dominio.

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La guerra dei palloncini – Lineadiretta24.it (foto Corporate+)

Cosa sta succedendo

La sorella del leader nordcoreano, Kim Yo-jong,  direttrice del dipartimento di Agitazione e propaganda del Partito del lavoro nordcoreano, ha di recente fatto sapere, come riportano diverse testate tra cui Il Giornale: “Se la Corea del Sud conduce simultaneamente attività provocatorie di dispersione di volantini e di trasmissione tramite megafoni, assisterà senza dubbio a nuove contromisure da parte della Repubblica Popolare Democratica di Corea”. Perché la risposta della parte Sud del Paese è stata l’installazione di megafoni lungo la zona di confine demilitarizzata  atti a trasmettere musica pop e messaggi pro – democrazia.

Mentre, come riporta Adnkronos, il presidente sudcoreano  Yoon Suk Yeol ha dichiarato:“La Corea del Nord, dopo aver sparato colpi di artiglieria nel Mar Giallo e lanciato missili, ha compiuto atti spregevoli di cui qualsiasi paese normale si vergognerebbe”. Aggiungendo che non rimarranno certo a guardare e che la guerra psicologica andrà avanti attraverso trasmissioni che “trasmetteranno messaggi di luce e speranza all’esercito e ai cittadini nordcoreani”. Intanto la tensione tra le due Coree potrebbe non essere più gestibile, e presto la guerra psicologica potrebbe trasformarsi in guerra vera. Non possiamo fare altro che sperare di no.