Furti catalizzatore: ora arrivano a uccidersi tra loro per fregarti la marmitta | Quale tesoro nasconde la tua auto?
Il crescente aumento dei furti d’auto in Italia preoccupa: tra questi colpisce l’ultimo fenomeno riguardante il catalizzatore.
Un’escalation che preoccupa sempre più. Già nel 2022 l’impennata (in un anno) dei furti d’auto aveva colpito in Italia, nel 2023 siamo andati oltre, del 5% più su rispetto a 365 giorni prima. Il 53% dei furti riguardano Suv e il triste primato appartiene quattro regioni, le più colpite: Campania (33%), Lazio (24%), Puglia (20%) e Lombardia (14%).
Furti per in motivi più disparati, il business delle parti di auto rubate partito dal Regno Unito si è allargato a macchia d’olio in tutta Italia, arrivando anche in Italia. L’alert di una tendenza preoccupante è quello relativo della vendita online dei pezzi sottratti, sia direttamente alle vetture (spesso su commissione) sia indirettamente tramite macchine rubate che finiscono a demolitori specializzati. Non solo.
Tra i furti più comuni è tornato di moda quello relativo alle batterie al litio delle auto ibride: er ain calo in Italia, adesso è ri-esploso con gli interessi: i materiali preziosi utilizzati per fabbricare gli accumulatori valgono sul mercato nero fino a diecimila euro a pezzo.
Se il core business delle parti di auto rubate, quello relativo alle batterie delle auto ibride, è un fenomeno prettamente statunitense, si sta diffondendo a livello mondiale, con tanti, troppi, casi in Italia, dove è scattato anche l’allarme furti per il catalizzatore.
L’importanza della marmitta catalitica
Quel componente aggiuntivo dell’impianto di scarico che contribuisce a ridurre le emissioni inquinanti delle vetture, in Italia conosciuta comunemente come marmitta catalitica sta diventando davvero un bene prezioso da rubare.
Bene prezioso sì, da un lato riduce le emissioni nocive, dall’altro migliora l’efficienza di un’auto. Una vettura ben mantenuta prolungherà la vita del convertitore catalitico, riducendo al minimo la possibilità di una costosa riparazione o sostituzione del convertitore stesso.
Un bene talmente prezioso che si uccide
Ma c’è anche un altro motivo per cui in Italia si è registrata l’impennata dei furti della marmitta catalitica. Il motivo va inquadrato nei metalli preziosi contenuti nelle marmitte, da cui ci si possono ricavare anche più di mille euro, per ogni furto.
Oltre il danno, la beffa. Sì perché complice una legge in vigore dal 2001, le marmitte catalitiche sono diventate obbligatorie su di un’auto: non averle significare rischiare di pagare fino a 7500 euro per chi ne è sprovvisto. Ora è tutto più chiaro.