Cannabis light, il governo fa dietrofront: proibita anche lei | Migliaia di negozi chiuderanno, commercianti per strada da un giorno all’altro
Il governo fa un clamoroso dietrofront sulla cannabis light, migliaia di negozi che hanno investito nel settore potrebbero essere a rischio per circa il loro futuro.
Durante gli anni di governo Meloni abbiamo avuto modo di vedere come siano stati effettuati i numerosi interventi del tentativo di garantire un presente un futuro migliore per gli italiani, uno dei punti in agenda riguarda proprio la cannabis, legalizzata a scopo terapeutico oppure on light purché rientri nei termini previsti dalla legge.
La notizia in questione è stata diramata nel corso delle ultime ore, definita come già clamoroso dietro front, il quale interessa non solo il consumo della marijuana ma anche tutti gli imprenditori che hanno deciso di investire in questo settore.
I lavori in corso al governo potrebbero essere oggetto di discussione e approvazione già in vista del prossimo ddl sicurezza.
Ecco cosa cambia in realtà circa il consumo della cannabis light, insieme a quali sono i pericoli che davvero stanno correndo coloro che hanno deciso di investire in questo settore di produzione.
Arriva indietro front del governo sulla cannabis light
Secondo quanto reso noto dalla stampa italiana il governo sta già lavorando al ddl sicurezza che prevede uno speciale capitolo dedicato al consumo della cannabis light, la quale prevede una quantità di Thc inferiore allo 0,2%. Facciamo riferimento a un prodotto che viene utilizzato anche in campo alimentare per la realizzazione di biscotti, pasta, farina, ecc… che solitamente troviamo nei negozi autorizzati alla vendita di questo tipo di alimenti.
La produzione di questi prodotti, a oggi, viene gestita con la cessione e ciò che viene stabilito nel Testo Unico delle Sostanze Stupefacenti. Un bus business che oggi frutta una considerevole somma di denaro a questa nuova fetta di imprenditori che hanno aperto vari punti vendita presenti in ogni città o quasi in Italia. L’obiettivo, dunque, sembrerebbe quello di eliminare questa fetta di produzione e vendita, ritornando agli anni in cui questa era diventata illegale.
“È drammatico che…”
La notizia in questione non è stata accolta bene da numerosi esponenti della politica italiana, la conferma di quanto detto arriva dalle dichiarazioni che sono state rilasciate all’Ansa dal segretario di +Europa Riccardo Magi.
Il portale ufficiale dell’Ansa, circa la decisione e i lavori avviati per il nuovo ddl sicurezza, Magi a commentato il tutto come una spinta repressiva e punitiva immotivata, articolando così la sua dichiarazione dichiara: “È drammatico, con questa emendamento il governo vuole definitivamente tagliare le gambe a migliaia di operatori del settore della cannabis light, quella a basso contenuto di Thc, nonostante quella non abbia alcun effetto drogante, proprio per le basse percentuali di principio attivo”.