‘Trash-cooking’: cosa è la nuova tendenza estrema di utilizzare come ingredienti solo avanzi di cibo | Ossa, pelle, gusci, spine: tutto fa brodo
In cucina arriva una nuova tendenza che prende il nome di “Trash-cooking”, per metterla in pratica servirà soltanto usare quelli che solitamente consideriamo del materiale di scarto.
Nel corso di secoli è cambiato incredibilmente l’approccio al cibo, soprattutto se prendiamo in riferimento le quantità incredibili che vengono prodotte dalle aziende del settore in tutto il mondo.
La possibilità di avere a disposizione quantità di cibo che va oltre le nostre aspettative, dunque, ha fatto sì che si venisse a innescare un altro tipo di problema: ovvero un incredibile spreco alimentare che viene commesso da tutti noi indistintamente, anche coloro che cercano di prestare attenzione ai loro consumi.
I dati da questo punto di vista sono allarmanti, motivo per cui molti esponenti della cucina, compresa quella stellata di tutto il mondo, hanno trovato il modo di intervenire in tal senso facendosi portavoce di un messaggio importantissimo spiegando come evitare gli sprechi.
Non a caso, la conferma di quanto detto arriva anche dalla nuova tendenza che prende il nome di Trash-cooking. Ecco di cosa si tratta nello specifico e come metterla in pratica.
Hai mai sentito parlare del Trash-cooking?
Tendendo conto dei dati resi noti dalla Fao, la quale fa riferimento al 14% del cibo prodotto in tutto il mondo e che si disperde tra raccolto e distribuzione e non solo, dato che il 17% viene sprecato direttamente in casa dal consumatore ultimo.
Il dato allarmante in questione, poi, ha favorito la nascita del Trash-cooking, ovvero una lunga serie di escamotage culinari e non solo, che permettono di salvare gli alimenti dal deperimento e, quindi, dallo spreco di buon cibo che finisce direttamente nell’immondizia.
Ecco in cosa consiste la nuova tendenza culinaria
Tenendo conto dell’utilizzo che facciamo di ogni alimento in casa, sappiate che bucce e altri residui di cibo che solitamente rileghiamo come materiale di scarto, dunque, possono essere impiegati in cucina in vari modi. In particolar modo, le bucce delle mele, ad esempio, si possono trasformare in un’ottima tisana da bere anche se stiamo seguendo una dieta così come nel caso delle bucce delle patate, queste ultime però possono essere cucinate in forno per realizzare delle chips. Le bucce dell’arancia così come quelle del limone, invece, possono essere lasciate ad essiccare e trasformarsi in tutto ciò che vogliamo, da tisane, a dolci oppure essere inserite persino all’interno di cocktail e bevande varie.
Alcune ricette poi prevedono persino l’impiego delle ossa che fanno riferimento allo scarto della carne, in questi casi specifici possono essere introdotte in ricette per realizzare del brodo con il quale arricchire le nostre portate. Il tutto non finisce di certo qui, perché prendendo spunto dai rimedi antichi già attuati dalle nostre nonne gli scarti alimentari possono trasformarsi anche in espedienti di bellezza per prenderci cura di noi stessi, risparmiando così una cospicua somma di denaro.