Legge Bacchelli, come funziona il vitalizio da 2.000€ al mese e chi può farne domanda | Sarà richiedibile anche dagli influencer
Nel terzo millennio la legge Bacchelli fa discutere sui suoi destinatari. Tutto quello che c’è da sapere e come si può fare domanda.
Un fondo a favore di cittadini meritevoli caduti in disgrazia. L’aveva pensata così il legislatore, dandole il nome di Legge Bacchelli, in onore dello scrittore, drammaturgo, giornalista, traduttore e critico teatrale italiano, fra i principali autori di romanzi storici del Novecento.
Ironia della sorte proprio lui che doveva essere il primo beneficiario non usufruì mai di quel vitalizio, non fece in tempo, morì nel 1985, poco prima che potesse prendere la sua prima erogazione.
Una legge, nata sotto il governo Craxi, che venne sollecitata da Maurizio Vitale, grande amico nonché consulente di Bacchelli. Scherzi del destino a parte a metà anni ’80, quando internet era un pensiero stupendo, non esistevano molti lavori che adesso vanno addirittura per la maggiore.
Il concetto di personaggio illustre era completamente differente da quello attuale. Ora però quel contributo a vita per le persone illustri che cadono in disgrazia, arrivando addirittura a vivere in uno stato di particolare necessità, fa discutere. Fondamentalmente, oggi giorno, chi sono le persone illustri?
I requisiti della Legge Bacchelli
Chissà se un influencer che cade in disgrazia potrà ricevere un domani quell’assegno. Come deve fare? Legge alla mano basta che abbia alcuni requisiti: essere un cittadino italiano, non aver nessuna condanna a suo carico, la chiara fama e meriti acquisiti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia, del lavoro, dello sport e nel disimpegno di pubblici uffici o di attività svolte, oltre a versare in stato di particolare necessità.
Ebbene se una persona “illustre” soddisfa tutti questi requisiti, potrà richiedere il vitalizio tramite una documentazione che deve contenere oggettivi riscontri che confermino l’accrescimento del il prestigio dell’Italia, anche a livello internazionale. Per stato di necessità, invece, s’intende un reddito non superiore a quello medio della popolazione italiana.
L’ultimo step
La documentazione passerà al vaglio di una Commissione ad hoc, nella quale fanno parte Dacia Maraini, Roberto Cicutto e Luca Serianni. In caso di esito positivo, l’attribuzione del vitalizio è deliberata dal Consiglio dei Ministri e attribuita con decreto del Presidente della Repubblica.
La somma complessiva di suddetto assegno non potrà superare i ventiquattromila euro annui. In passato l’attrice Alida Valli ne ha beneficiato, ma anche il pugile Duilio Loi e la prima annunciatrice RAI Fulvia Colombo, l’eroe di guerra Giorgio Perlasca e perfino il campione di ciclismo Gino Paoli. E un domani? Come ci comporterà con i nuovi lavori? Ai posteri l’ardua sentenza.