Imu, ecco quando non devi più pagarla: si avvicina il termine della prima rata, non cacciare fuori una lira
La data per la prima rata dell’Imu si avvicina sempre di più, ma fai attenzione perché in questi casi non dovrai pagarla in alcun modo.
Come abbiamo avuto modo di spiegare anche in occasione della pubblicazione di articoli precedenti, l’Imu è un tributo comunale che viene pagato sull’immobile di proprietà, il cui costo dipende principalmente dalla dimensione dell’abitazione e se questa rientra nel nostro patrimonio come seconda o terza casa.
Ricordiamo anche che in caso di “prima abitazione” non si è tenuti al pagamento del tributo in questione.
Il tutto non finisce di certo, dato che esistono altri casi che ci rendono esenti dal pagamento dell’Imu, in modo tale da risparmiare un sacco di soldi che potremmo risparmiare o investire in altro.
Non resta che scoprire quali sono i casi che garantiscono l’esenzione dall’Imu e come procedere per vederla riconosciuta.
In questi casi non dovrai pagare in alcun modo l’Imu
Come abbiamo avuto modo di spiegato precedentemente, dobbiamo fare sempre moltissima attenzione al pagamento dei tributi perché in alcuni casi specifici si può ottenere un’esenzione. Facciamo riferimento ai cittadini che in procinto del pagamento della tassa si trova ricoverato un una casa di riposo, motivo per cui non usufruisce dell’abitazione in questione.
Possiamo procedere presentando la documentazione necessaria, così da vedere riconosciuto il ricovero in struttura, il quale può essere anche di natura permanente e fare in modo di evitare il pagamento dell’Imu. Inoltre, per effettuare tutto questo abbiamo davvero poco tempo a nostra disposizione.
Ecco cosa devi fare per avere l’esenzione dell’Imu
Per avere accesso all’esenzione dobbiamo ottenere la delibera del Comune di appartenenza, dopo aver presentato la documentazione che attesta l’effettivo ricovero. Nel caso in cui fossimo in difficoltà, tale documentazione può essere caricata direttamente sul sito del Ministero dell’Economia ricercando il proprio comune di appartenenza. La residenza della persona in questione, contemporaneamente, deve essere trasferita nella clinica dove si trova e l’immobile deve rimanere sotto chiave, quindi non può essere affittato nemmeno a terzi.
Questa esenzione vale anche nel caso di persona disabile trasferita in una struttura specializzata, la quale è riferita comunque all’unità abitativa. È consigliabile farsi seguire nella presentazione materiale dei documenti da un patronato Caf, in modo tale da essere certi che tutto vada a buon fine. Infine, bisogna fare anche il tutto con una certa fretta perché la prima rata dell’IMU è fissata per il prossimo 17 giugno del due 2024 mentre la seconda tranches di pagamento è attesa per il prossimo 16 settembre 2024.