Airbnb: arriva il trucco dei furbetti per soggiornare gratis | La piattaforma rimborsa subito e l’host rimane fregato
I furbetti sbancano anche su Airbnb, la nuova truffa si sta facendo spazio in tutte le nazioni partita da coloro che cercano di alloggiare gratis negli alloggi messi a disposizione.
Airbnb nasce con un portale di scambio case, oppure, che dà la possibilità di mettere a disposizione parte della propria abitazione a degli ospiti con i quali entrare in comunicazione prima di accettare o no il loro soggiorno.
La trattativa viene eseguita tutta tramite portale a Airbnb, messaggi scritti per i quali in molti casi non è possibile utilizzare nemmeno i numeri di telefono, così da far rimanere traccia della conversazione.
In seguito, dopo aver ricevuto l’ospite e aver interloquito con il proprietario dell’alloggio, entrambi sono chiamati a fornire una recensione per il soggiorno: un chiaro commento diretto all’appartamento e all’host, un chiaro commento diretto all’ospite e alle condizioni in cui ha lasciato l’abitazione.
Proprio in questo frangente ecco che si annida la truffa messa in atto da vari malfattori, ecco di cosa si tratta.
Arriva la nuova truffa con i furbetti di Airbnb
In questi anni sono state numerose le truffe sventate da persone che cercano di approfittarsi di piattaforme che semplificano la ricerca di un alloggio per le proprie vacanze, come nel caso di Airbnb o Booking. Sulla base di tale motivazione questi portali si sono visti costretti ad aumentare la loro sicurezza così da garantire efficienza, protezione legale e quanto segue sia per i turisti che per gli host che mettono a disposizione le loro abitazioni.
Recentemente, infatti, nel cuore di Roma si è verificato qualcosa di incredibile come riporta il quotidiano de Il Messaggero, che fa riferimento a una truffa che è stata messa in atto da alcuni turisti che hanno cercato di non pagare l’alloggio.
Tutto per non pagare su Airbnb…
Secondo quanto reso noto dalla stampa sembrerebbe che uno di Airbnb abbia ricevuto un messaggio da parte del suo ospite, il quale ha fatto riferimento ad un appartamento sporco, pieno di peli e capelli ovunque, insomma una vera e propria indecenza. Quanto detto affatto sì che tra host e ospite cominciasse una serie di messaggi, ai primi quest’ultimo non ha risposto e successivamente sono arrivate delle note vocali.
Sulla base di tale motivazione ha chiesto ad Airbnb un rimborso totale della sua vacanza. In un primo momento Airbnb avrebbe così concesso il rimborso richiedente, dato che i messaggi vocali pare non siano ammessi come prova in quanto il portale fornisce già uno spazio dove poter interloquire tra di loro. In ogni caso, la proprietaria dell’alloggio è spiegato che in diverse occasioni ha chiesto l’accesso alla proprietà, dato che prima del loro ingresso aveva provveduto a far pulire adeguatamente da una ditta di pulizie, non ricevendo alcun tipo di risposta né tantomeno prova fotografica. Infine, comunque sia, l’ospite ha deciso di collaborare e il rimborso effettuato è stato ritornato come pagamento alla proprietaria dell’abitazione che ha deciso di non arrendersi provando di essere vittima di una truffa che qualche furbetto stava cercando di realizzare a suo danno.